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La Procura fissa il giudizio immediato per i signori della droga della valle

Di 8 Novembre 2021Dicembre 23rd, 2021Cronaca, In primo piano, Maddaloni e Valle di Suessola

San Felice a Cancello/Arienzo/Forchia/Airola. Gang della droga nella Valle di Suessola sotto l’egida del ras Alessio Biondillo. Dopo gli arresti dello scorso 21 luglio, il gip del tribunale di Napoli ha fissato il giudizio immediato per 8 soggetti.

L’udienza si terrà l’undici gennaio sezione 2 collegio C presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

 

Gli imputati

  • Alessio Biondillo 44 anni San Felice a Cancello, via Ponte Trave, alias ‘o Sazione detenuto a Santa Maria Capua Vetere
  • Luca Affinita 39 anni, San Felice a Cancello, Ponti Rossi, alias Lucariell detenuto a Santa Maria Capua Vetere
  • Francesco Buono 29 anni di Airola (Bn) alias Ciccio detenuto a Poggioreale
  • Di Caprio Andrea 41 anni di San Felice ma residente a Santa Maria a Vico, alias capa di bomba detenuto ad Avellino
  • Patrizio Fruggiero 37 anni di San Felice frazione Talanico, alias ‘o Principe e the specialist detenuto a Benevento
  • Salvatore Napolitano 44 anni di San Felice, Ponti Rossi, alias ‘o meccanico detenuto a Benevento
  • Clemente Pelaggi 40 anni di Arienzo, alias ‘o reuccio di Capodiconca detenuto a Secondigliano
  • Clemente Saccavino 39 anni di Forchia, detto Messi, detenuto a Secondigliano

Questi rispondono di associazione, dediti all’uso di sostanze stupefacenti, al fine di compiere attività d’acquisto, detenzione ai fini di spaccio: hashish, marijuana, cocaina e crack, con divisioni di compiti e funzioni.

Per gli altri coinvolti nella retata di luglio, che non rispondono di associazione, tra questi Mirko Kim Piscitelli e Rino pizzaiuol Gagliardi c’è stato uno stralcio.

Le indagini coordinate dalla DDA di Napoli sono state eseguite con importanti riscontri dagli uomini del nucleo operativo della compagnia di Maddaloni, diretto dal tenente Raffaele Di Donato.

Si va dalla primavera fino all’inizio dell’autunno 2019.

I ruoli

N.B. cliccando su ogni nome compare un articolo di profilo dell’imputato

Alessio Biondillo: Il capo e la mente della gang, è stato latitante per quasi 5 settimane, prima di consegnarsi, il 23 agosto. E’ un narcotrafficante di droga da sempre, una tradizione familiare. Nel periodo a cui si riferiscono le indagini guardava con sospetto al ritorno dei sammarchesi.

Luca Affinita: E’ l’assistente più vicino ad Alessio Biondillo, suo fedelissimo e vice da anni, esperto nel confezionamento e in generale degli stupefacenti.

Francesco Buono: Referente della gang per la zona caudina, l’importantissima piazza di Airola. Di Caprio si era messo in testa che voleva lavorare per lui.

Patrizio Fruggiero: The specialist nel manipolare la droga e nel riconoscere la qualità. Mostra insoddisfazione per quella vita che non gli piaceva più. Gli studi interrotti.

Salvatore Napolitano: Il meccanico della conosciuta famiglia che si occupa di un’importante officina e dell’assistenza stradale. Mette a disposizione l’officina come deposito per conservare i carichi nella disponibilità di ‘o Sazione, da cui prende un fitto mensile. Finito nel vortice e in difficoltà economiche, si fa regalare droga per venderla. Un disastro.

Clemente Pelaggi: Il referente di Arienzo storico del gruppo dei sazioni, spacciatore incallito nel suo eremo di Capodiconca. Arrestato più volte.

Clemente Saccavino: referente per la zona di Forchia ed Arpaia, uno che ha sempre fatto questo, ma si riforniva anche da altri, è il Messi della droga.

Andrea De Caprio: Su di lui si potrebbe scrivere un libro a parte. Assistente e corriere di Alessio Biondillo, gradualmente si prende anche un suo spazio e vende ad alcuni clienti in proprio. Era il tuttofare, il jolly, mostra segni di insofferenza anche nei confronti dei sazioni, è l’elemento chiave dell’inchiesta. I carabinieri di Maddaloni gli piazzano la cimice nella sua Citroen e incastrano tutti.

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Gli sviluppi futuri e gli altri nuclei

 

Chiaramente ci sono altri soggetti che gravitano e hanno gravitato sotto l’influenza dei Biondillo, ma nel periodo delle indagini non erano presenti. Come abbiamo già riferito nella zona oltre a questa gang ci sono altre consorterie che si occupano delle spaccio, questo viene fuori già da questa ordinanza ma è noto a tutti e ne abbiamo già parlato.

 

Molti altri hanno ancora un conto aperto con la giustizia, dopo aver invaso due valli con la cocaina. Vedremo se ci sarà entro Natale qualche novità, visto che la DDA stava indagando anche sul sodalizio della frazione San Marco Trotti che negli ultimi mesi, dopo l’arresto del 44enne di via Ponte Trave, ha preso il sopravvento, anche se su San Felice resiste un gruppetto che si concentra soprattutto sulla frazione Talanico.