
NAZIONALE – Il fine settimana di Ognissanti si preannuncia tutt’altro che tranquillo sul fronte meteo. Dopo una parentesi più stabile nella giornata di sabato, una nuova perturbazione atlantica è pronta a raggiungere l’Italia tra domenica 2 e lunedì 3 novembre, riportando piogge, vento e persino neve sulle Alpi.
La giornata di sabato 1 novembre sarà caratterizzata da condizioni generalmente stabili al Centro-Sud e sulle Isole Maggiori, grazie alla temporanea espansione dell’alta pressione. Le temperature resteranno su valori insolitamente miti per la stagione, con punte di 20-22°C durante il pomeriggio. Diverso il quadro al Nord, dove nubi e velature saranno più frequenti, specie su Piemonte, Lombardia e Veneto. Non si escludono brevi piovaschi isolati, destinati comunque ad esaurirsi entro sera.
Domenica 2 novembre segnerà un repentino peggioramento. Dall’Oceano Atlantico, una perturbazione intensa spinta da cicloni in movimento verso l’Europa occidentale raggiungerà il Nord Italia, dando il via a una fase di maltempo diffuso e persistente.
Le piogge più abbondanti sono attese su: Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Liguria, Emilia-Romagna e alta Toscana. Qui potranno verificarsi rovesci intensi e accumuli significativi di pioggia.
Con l’arrivo dell’aria più fredda in quota, si assisterà anche al ritorno della neve sulle Alpi centro-orientali, in particolare su Carniche e Giulie, dove i fiocchi potrebbero scendere fino a 1900-2000 metri, localmente anche più in basso nelle ore notturne.
Dal tardo pomeriggio di domenica, il peggioramento si estenderà rapidamente verso il Centro e il Sud, accompagnato da venti forti dai quadranti meridionali e precipitazioni diffuse. L’inizio della nuova settimana sarà quindi segnato da tempo instabile, calo delle temperature e clima pienamente autunnale, con un’Italia divisa tra pioggia, vento e prime avvisaglie d’inverno in montagna.
Gli esperti avvertono che questa fase perturbata potrebbe essere solo l’inizio di un nuovo scenario meteorologico: le correnti atlantiche continueranno a dominare il Mediterraneo, portando nuove perturbazioni e sbalzi termici.

