
SAN CIPRIANO D’AVERSA . Confermata la condanna in secondo grado per Emilio Martinelli, conosciuto come ‘o Barone, figlio di Enrico, figura storica legata ai Casalesi, ritenuto responsabile di aver fatto parte di un’organizzazione criminale di stampo mafioso.
L’inchiesta, condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Aversa insieme alla Squadra Mobile di Caserta, ha ricostruito il presunto coinvolgimento di Martinelli all’interno della struttura camorristica attraverso intercettazioni, pedinamenti e testimonianze di nuovi collaboratori di giustizia.
A rafforzare il quadro accusatorio sono state le parole di Vincenzo D’Angelo, genero di un altro esponente di rilievo del clan, Cicciotto ‘e Mezzanotte, che ha indicato Martinelli come attivo nelle estorsioni, ma anche in attività criminali quali lo spaccio di sostanze stupefacenti e le frodi legate agli incentivi edilizi, come i bonus del 110%.
Già in precedenza, nel 2018, un’altra figura di spicco del clan – Walter Schiavone, figlio del boss Sandokan – aveva fatto il nome di Martinelli in un documento consegnato agli inquirenti. Nella sua testimonianza, Schiavone affermava che Martinelli gli consegnava parte dei guadagni derivanti dal traffico di droga.
L’arresto di Martinelli risale al 2023, dopo la richiesta avanzata dai magistrati Maurizio Giordano e Francesco Raffaele. Adesso, i legali dell’imputato attendono il deposito delle motivazioni della sentenza d’Appello per valutare la possibilità di un ulteriore ricorso in Cassazione.