
CASAL DI PRINCIPE. Ha ottenuto uno sconto di pena rispetto alla richiesta dell’accusa Luigi Bianco, 21 anni, originario di Casal di Principe e figlio di Augusto Bianco, figura ben nota alle cronache giudiziarie per essere una figura chiave del clan dei Casalesi. Il tribunale di Napoli Nord ha inflitto al giovane una condanna a 5 anni e 4 mesi di reclusione al termine del processo celebrato con rito abbreviato.
La decisione è arrivata dopo che la magistratura ha riconosciuto a Bianco alcune attenuanti generiche, che hanno bilanciato l’aggravante legata ai futili motivi che avevano portato al gesto. La pena prevede anche l’interdizione dai pubblici uffici per tutta la sua durata. Contestualmente, il giudice ha ordinato il dissequestro e la restituzione di uno smartphone precedentemente sequestrato. La pubblica accusa aveva chiesto una pena più severa, pari a 6 anni.
I fatti risalgono a una notte di tensione in corso Umberto, nel cuore di Casal di Principe, dove una banale discussione nata per via di una suoneria ritenuta troppo fastidiosa ha avuto un epilogo violento. Dopo un’accesa lite all’interno di una cornetteria, Bianco avrebbe affrontato all’esterno un coetaneo, colpendolo più volte con un coltello.
L’episodio, che aveva suscitato clamore per la brutalità e per i legami familiari dell’aggressore, si è concluso con il ricovero in ospedale della vittima e l’avvio immediato delle indagini.