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Bonus anziani, da giugno in arrivo 850 euro: ecco chi può chiederli

NAZIONALE – Un nuovo sostegno economico destinato agli anziani più fragili entrerà in vigore a partire da giugno 2025. Si tratta della Prestazione universale INPS, una misura rivolta a persone con almeno 80 anni, già titolari dell’indennità di accompagnamento, e che si trovano in condizioni di non autosufficienza grave. Il contributo potrà arrivare fino a 850 euro al mese, ma sarà accessibile solo a chi possiede determinati requisiti sanitari, sociali ed economici, ecco quali.

Il bonus, pensato per aiutare le famiglie a sostenere le spese legate all’assistenza domiciliare, sarà destinato esclusivamente a coloro che presentano un ISEE sociosanitario ordinario inferiore ai 6.000 euro e che rientrano nella fascia di bisogno assistenziale gravissimo. La nuova misura non si sostituisce all’indennità di accompagnamento, ma la integra. In concreto, chi ne avrà diritto riceverà un importo complessivo composto da due voci: la quota fissa dell’indennità di accompagnamento (pari a 542,02 euro nel 2025) e una quota integrativa denominata “assegno di assistenza”, fino al tetto massimo di 850 euro mensili.

Arriverà a 25.000 beneficiari

Il fondo stanziato per finanziare la misura è pari a 250 milioni di euro per il 2025 e altrettanti per il 2026. Si stima che il sussidio potrà essere erogato a circa 25.000 beneficiari l’anno, selezionati secondo criteri rigorosi di accesso. Le risorse, infatti, non sono illimitate e verranno distribuite fino a esaurimento.

Oltre ai limiti di età e ISEE, per ottenere il contributo è necessario che il beneficiario riceva assistenza continuativa per almeno 15 ore settimanali, da parte di lavoratori domestici regolarmente assunti secondo i contratti collettivi nazionali del settore. In alternativa, il contributo potrà essere utilizzato per acquistare servizi qualificati destinati alla cura della persona.

L’INPS effettuerà controlli automatici sui requisiti, ma la domanda dovrà comunque essere inoltrata dal diretto interessato o da un familiare, entro il 31 dicembre 2026, tramite il portale dedicato sul sito dell’Istituto. La valutazione del grado di bisogno sarà basata su parametri medici e sociali: per accedere al bonus è necessario dimostrare la necessità di un’assistenza h24, la cui interruzione potrebbe comportare gravi conseguenze, anche fatali.

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