Skip to main content

Ambiente, Consulta smaschera il Comune: fermo da un anno

Marcianise. Consulta Ambientale di Marcianise, un anno dopo: tante proposte, nessuna risposta

Un bilancio critico dell’attività della Consulta Ambientale di Marcianise, tra proposte concrete e mancate risposte da parte dell’Amministrazione comunale.

Con la deliberazione n.8 del Consiglio Comunale del 15 febbraio 2021 è stata istituita la Consulta Ambientale di Marcianise, organismo partecipativo formato dal Sindaco, dall’Assessore all’Ambiente, dal Presidente della Commissione Ambiente, da due consiglieri comunali e da una rete di associazioni e comitati locali impegnati sul fronte ambientale.

L’obiettivo? Creare un tavolo permanente di confronto e collaborazione tra cittadini, istituzioni e realtà del territorio, per monitorare, proporre e promuovere interventi a tutela dell’ambiente. Un organo con funzioni consultive, propositive e di osservazione, nato per rafforzare il senso civico e la cura del Bene Comune.

Un anno di attività, tante criticità segnalate

Nel corso dell’ultimo anno, la Consulta ha sollevato numerose questioni di rilievo, tra cui:

la necessità di regolamentare e censire i ripetitori telefonici;

il monitoraggio delle matrici ambientali (aria, acqua, suolo);

la bonifica delle discariche abusive e degli sversamenti illegali;

l’accesso pubblico agli esiti delle analisi delle acque potabili effettuate da ARPA Campania;

la mappatura dei siti colpiti da sversamenti e roghi tossici;

la rimozione della discarica storica di Santa Veneranda;

il censimento delle aziende insalubri presenti nell’area industriale ASI Sud.

L’amministrazione resta in silenzio

Nonostante la mole di lavoro e le proposte avanzate, l’Amministrazione comunale non ha fornito risposte concrete né adottato atti conseguenti, contravvenendo allo spirito stesso del regolamento che la impegna a tenere in considerazione le attività della Consulta. Un silenzio che pesa ancora di più considerando l’appartenenza di Marcianise alla cosiddetta Terra dei Fuochi, simbolo di emergenza ambientale cronica.

Un bilancio che parla chiaro

A confermare una progressiva disattenzione verso le politiche ambientali è anche il bilancio di previsione approvato il 27 marzo 2025, che segna una riduzione dei fondi destinati all’ambiente: oltre 2 milioni in meno rispetto al 2024 e un ulteriore taglio di circa 13 milioni previsto a partire dal 2026. Un calo che, tradotto in termini politici, mostra un cambiamento di priorità inaccettabile per un territorio già martoriato.

Le associazioni non ci stanno

I membri della Consulta – tra cui Risvegli Culturali, Archeoclub, Marcianise Vale, ZTL, Laudato Si, Comitato Fuochi, Pro Loco, Marcianise in Bici e altre realtà – lanciano un appello: “Non è più tempo di proclami e promesse. Occorre un reale cambio di rotta, alla luce anche della recente sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che condanna l’inefficienza dello Stato italiano nella tutela ambientale.”

Un richiamo forte a tutte le istituzioni: ascoltare, agire e garantire finalmente il diritto a vivere in un ambiente sano.

Un click e sei sempre informato! Iscriviti al nostro canale WhatsApp per ricevere le news più importanti. Premi qui ed entra!