
FRIGNANO.Lucio Santarpia non può ricoprire la carica di primo cittadino di Frignano. Questa è la decisione presa dalla prima sezione civile del Tribunale di Napoli Nord. La sentenza arriva a seguito del ricorso presentato dai consiglieri di opposizione Giovanna Alidroante, Vincenzo Natale, Aldo Simonelli e Vincenzo Mastroianni. La questione ha avuto inizio dopo l’insediamento del sindaco e del consiglio comunale nel dicembre 2021. Il segretario comunale ha informato il primo cittadino, i consiglieri e la Prefettura di Caserta dell’esistenza di possibili elementi di incompatibilità tra Santarpia e la Ge.Te.T. Spa, la società incaricata della gestione del servizio di tesoreria comunale.
Il problema nasce dal fatto che il rappresentante legale dell’azienda è Gaetano Santarpia, fratello del sindaco. Lucio Santarpia si è difeso sostenendo che il principio di incompatibilità non dovesse essere applicato nei confronti del rappresentante legale della società appaltatrice, ma piuttosto ai soci dell’azienda. Di conseguenza, ha ritenuto che non ci fosse alcuna causa di incompatibilità, poiché il grado di parentela tra lui e gli eventuali soci era di terzo grado. Dopo una serie di pronunciamenti caratterizzati da problematiche relative a notifiche mancate e condanne in contumacia, il tribunale ha accolto il ricorso dei consiglieri di opposizione.
Secondo la corte di Napoli Nord, la situazione di incompatibilità è evidente, in quanto la normativa vieta la nomina a sindaco di chi abbia parenti fino al secondo grado che ricoprano il ruolo di appaltatori di servizi comunali. Nelle motivazioni della sentenza, i giudici hanno sottolineato che vi sono prove documentali che attestano come, al momento dell’elezione di Santarpia a sindaco di Frignano, la gestione del servizio di tesoreria fosse affidata a suo fratello Gaetano, sulla base di un contratto quinquennale. Di conseguenza, il tribunale ha stabilito l’incompatibilità di Lucio Santarpia con il ruolo di sindaco del comune di Frignano, in quanto parente di secondo grado del legale rappresentante della società incaricata della tesoreria comunale. Inoltre, gli è stato imposto il pagamento di 5.810 euro per le spese legali.