AVERSA. Era giunto da poco in Lombardia per l’ennesimo lavoro di una vita di sacrifici ed impegno. Un’esistenza che è terminata tragicamente a centianaia di chilometri da casa.
Luigi Trieste, operaio di Aversa, è morto ieri all’età di 65 anni a Codogno, Comune della provincia di Lodi noto per essere la città del paziente zero italiano della pandemia. Luigi era arrivato in Lombardia poco prima insieme ad alcuni colleghi per lavorare al cantiere di una scuola, riqualificata coi fondi del Pnrr.
Si era messo a letto nel B&B che lo ospitava quando è stato colpito dal malore che purtroppo gli è stato fatale. A dare l’allarme è stato uno dei colleghi che, notando l’assenza di risposte dal 65enne, ha dato l’allarme. Quando gli operatori sanitari sono giunti sul posto per lui non c’era già più nulla da fare.
Lascia la moglie e tre figli. La salma rientrerà nelle prossime ore ad Aversa, così come i colleghi che hanno deciso di accompagnare Luigi nell’ultimo triste viaggio verso casa.