Fiumi di droga nella valle, 37 indagati dalla direzione distrettuale antimafia verso il processo

San Felice a Cancello/Santa Maria a Vico/Casavatore. Il pm della DDA di Napoli ha chiuso le indagini per 37 persone residenti tra Santa Maria a Vico, San Felice a Cancello e in alcuni comuni del napoletano che ora rischiano di andare a giudizio per spaccio di droga in concorso.

Si tratta di un’indagine portata avanti dal 2019 da una squadra dei carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Caserta sullo spaccio di sostanze stupefacenti nella valle di Suessola, parallela alla maxi retata con capo promotore Filippo Piscitelli per cui fu riconosciuta anche l’associazione, tanto che ora siamo già arrivati all’Appello (leggi qui).

Per questi 37 non sono state spiccate misure cautelari, ma sono nei guai e dovranno rispondere alle accuse che gli sono state mosse.

L’operato dei carabinieri

Molti di questi soggetti sono stati già arrestati dagli stessi militari casertani che negli anni scorsi hanno effettuato un lavoro davvero imponente ed egregio cristallizzando quanto abbiamo sempre sostenuto da queste colonne: la Valle di Suessola è una piazza di spaccio consolidata dove vi operano decine e decine di persone e molti sono nuclei familiari (leggi qui). 

 

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che scrivemmo all’epoca delle indagini e dei primi arresti,

abbiamo raccontato e denunciato nei dettagli la storia dello spaccio del comprensorio)

Tra gli indagati tanti che sono moglie e marito, ad esempio la famiglia De Matteo dei Figliarini di Santa Maria a Vico, alias i Sette, indagate anche le donne di Giovanni e Giulio (leggi qui), la figlia, gli altri parenti e i fornitori di Casavatore, con cui ci sarebbe una parentela.

Ci sono i fratelli Gagliardi: nonna Pasqualina e il marito (furono ritrovati a casa loro 10 mila euro e droga, leggi qui),  Luca Gagliardi e la moglie Giovanna Iossa, Francesco Gagliardi del Monticello. I Gagliardi, sempre furbi, li stiamo trovando spesso.

Ci sono gli immancabili gemelli Villanova (leggi qui) e una delle mogli, il solito expert del nero, Carmine Passariello e sua moglie (leggi qui il maxi blitz).

Poi c’è uno specialist come Davide Migliore (leggi qui) alias ‘o stagnaro, c’è anche il macellaio Ferrara, che fu tirato in ballo allora ma resta una brava persona, di recente vittima di un grave lutto. Poi Carmine Gammella di Talanico, che fu beccato con un carico imponente (leggi qui). 

C’è anche il veronese di San Felice centro (leggi qui).

Dentro anche l’aitante Valerio De Lucia di San Marco Trotti (leggi qui), che ora si occupa di uno store di frutta a Valle di Maddaloni.

Infine nel registro degli indagati ci sono i fornitori napoletani dei De Matteo: Bianco Alfonso, Fiore Marco, Lago Andrea e Semplice Nicola del parco Verde di Caivano.

I nomi e le residenze

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