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Spaccio coi soldi del Reddito, processo bis per 18. I NOMI

 

VILLA LITERNO. Processo bis per 18 imputati del processo sulla gang dello spaccio che acquistava droga coi soldi del Reddito di Cittadinanza. E’ stata fissata la prima udienza del processo in Appello per gli imputati che l’anno scorso furono processati col rito abbreviato.

Il gup Farina inflisse 5 anni e 4 mesi al ras Vincenzo Chiarolanza detto Ultimo e Alessandro Fontanarosa; 4 anni e 2 mesi a Brunella Garzillo; 3 anni e 6 mesi per Giuseppe Potenza; 3 anni di reclusione a Giuseppe Russo;  2 anni e 10 mesi a Luigi Elia, Tobia Di Fusco, Michela Chiaramonte;  1 anno ed 8 mesi per Veronica Parente; 3 anni e 4 mesi a Tullio Tammaro; 1 anno e 4 mesi per Gaetano Pedana; 2 anni e 8 mesi per Aniello Puca;  2 anni di reclusione per Salvatore Folmi, Raffaele Tamburrino, Paola Savanelli, Janiba Jamale, Nicola Chiarolanza; 1 anno e 4 mesi per Pasquale Tavoletta, e Tammaro Dell’Aversano.

L’indagine

La droga veniva venduta anche di fronte alla sede del Comune di Villa Literno, e di fronte agli istituti scolastici di Castel Volturno e Aversa. E’ quanto sostengono gli inquirenti della Procura di Napoli CHE hanno coordinato un maxi blitz dei carabinieri di Casal di Principe e di Villa Literno, circa 200 i militari impiegati, durante il quale sono state notificate 48 misure cautelari.

Gli spacciatori, per reperirla e venderla, si facevano aiutare anche da alcuni autisti che li accompagnavano ad acquistarla (tra Caivano, Melito di Napoli, il Rione Traiano di Napoli e a Castel Volturno e anche a Casal di Principe) e anche a venderla nella zona circostante Villa Literno. Individuati i cosiddetti fornitori di zona che si occupavano di spacciare ciascuno a Sant’Antimo, Castel Volturno e Melito di Napoli.

Il maggior numero di cessioni è stato registrato a Castel Volturno, negli orari serali, e gli ordini arrivavano via telefono adoperando linguaggi criptici (Maria per la marijuana, Mario per l’hashish e “bubbazza” per la cocaina). Tra gli spacciatori arrestati figurano anche persone agli arresti domiciliari e sorvegliati speciali e numerosi sono stati gli arresti in flagranza durante le indagini e i sequestri di denaro e droga.