CASAL DI PRINCIPE. In Casal di Principe i carabinieri della locale Stazione, a seguito di immediate indagini hanno identificato e deferito, in stato di libertà, il cinquantasettenne del luogo autore dell’incendio di sterpaglie e multimateriali che nel pomeriggio del 19 luglio scorso si propagò su un’area rurale di circa 5.000 mq., nelle vicinanze di via Campania di quel centro. Il rogo, che in breve tempo si estese sull’intera area, venne domato grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco di Aversa.
Le conseguenze
Il fuoco riuscì ad avanzare velocemente favorito dal caldo record ma anche dalla direzione del vento e le conseguenze furono catastrofiche: cumuli di immondizia e scarti vennero inceneriti creando fumo nero e miasmi ma non solo. Le fiamme constrisero molte persone a lasciare le dimore. Quattro di loro ebbero problemi respiratori e sul posto oltre ai vigili del fuoco furono costrette ad intervenire anche le ambulanze del 118.
L’ira del sindaco
Queste le dichiarazioni a caldo del sindaco Renato Natale a poche ore da quel rogo: “Non è più accettabile questa situazione. I sindaci sono diventati il bersaglio dei giusti reclami e giuste proteste dei cittadini; sono tempestati di note del Commissariato Terra dei Fuochi, dell’Arpac, dei carabinieri, delle associazioni ambientaliste: tutti che chiedono ai Comuni di bonificare, di controllare, di punire, di mettere in sicurezza, con minacce, neanche tanto larvate, di denunce per omissioni o per disastro ambientale. Ma i Comuni sono nella impossibilità di intervenire. Stiamo combattendo una guerra senza armi: poco personale e poche risorse economiche ci impediscono infatti di affrontare con efficacia il problema, anche se nonostante la scarsità di mezzi alcuni risultati sono stati ottenuti, grazie all’impegno e al sacrificio dei nostri dipendenti e dei volontari”