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Uccisi col kalashnikov, ecco chi è il ras arrestato: per i pentiti fu l’autore del delitto

L’AGGIORNAMENTO

CASAL DI PRINCIPE. Ordinanza di custodia in carcere per duplice omicidio per il 44enne Vincenzo Schiavone alias “o petillo”, killer di primo piano del Clan dei Casalesi già detenuto da tempo. Il provvedimento è stato emesso dal Gip del tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia ed eseguito dai carabinieri della stazione di Grazzanise (coordinati dalla Compagnia di Santa Maria Capua Vetere). Il duplice omicidio è quello di Domenico Apuzzo e Salvatore Natale, avvenuto il 10 ottobre 2003 nella frazione Brezza di Grazzanise; i due uomini furono massacrati con un fucile calibro 12 caricato a pallettoni ed un kalashnikov. Per la Dda di Napoli, che si è basata sulle dichiarazioni convergenti di alcuni pentiti del clan, uno degli esecutori materiali fu proprio Vincenzo Schiavone, che agì su ordine dei vertici della famiglia Schiavone che volevano riaffermare il proprio predominio sul territorio di Grazzanise, da sempre controllato dal clan di Casal di Principe; per questo motivo fu presa la decisione di uccidere Apuzzo e Natale, ritenuti dalla cosca responsabili di alcuni incendi divampati all’interno dei fienili di aziende bufaline della zona, tra cui quella del boss Enrico Martinelli. Apuzzo, allora 33enne, e il cognato 40enne Natale, furono raggiunti dai killer mentre stavano andando a lavorare nei campi; l’auto dei sicari si affiancò a quella dei due bersagli e partirono i proiettili. Apuzzo e Natale tentarono la fuga ma la loro auto finì in un canale di scolo.

IL PRIMO LANCIO

CASAL DI PRINCIPE/GRAZZANISE. I Carabinieri della Stazione di Grazzanise, all’esito di una articolata attività di indagine coordinata dalla DDA della Procura della Repubblica di Napoli, hanno dato esecuzione, nel pomeriggio odierno, ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Napoli, nei confronti di un soggetto di Casal di Principe, attualmente detenuto, nei confronti del quale sono stati ritenuti sussistenti gravi indizi di colpevolezza in merito alla commissione, in concorso con altri tre indagati, dell’omicidio pluriaggravato di Apuzzo Domenico e Natale Salvatore, maturato nel contesto della criminalità organizzata.

L’attività di indagine, svolta con il coordinamento della DDA di Napoli, ha consentito, anche grazie all’analisi delle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia, di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati quali autori del duplice omicidio, avvenuto il 10 ottobre 2003 nella frazione Brezza di Grazzanise e commesso utilizzando un fucile calibro 12 caricato a pallettoni ed un fucile mitragliatore kalashnikov,

La causale dell’omicidio, secondo quanto emerso dalle indagini, è da ricollegare alla volontà del clan dei casalesi (fazione Schiavone) di riaffermare la propria supremazia ed il proprio predominio sul territorio, cagionando la morte delle due vittime, ritenute responsabili di alcuni incendi di natura dolosa divampati all’interno dei fienili di aziende bufaline della zona.