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Appalti Cira e clan, imprenditori sotto torchio: l’esito degli interrogatori

CAPUA/CASAL DI PRINCIPE. Sono cominciati gli interrogatori di garanzia per gli indagati nell’inchiesta su clan e appalti Cira. L’interrogatorio più atteso era quello di Sergio Orsi, detenuto in carcere, che però si è avvalso della facoltà di non rispondere dichiarandosi estraneo alla criminalità organizzata ed ai Casalesi. Orsi, difeso dagli avvocati Carlo De Stavola e Mario Griffo, si giocherà le chance di revoca dell’ordinanza al Riesame. Davanti al gip è sfilato anche l’altro imprenditore, Oreste Fabio Luongo.

Nei prossimi giorni saranno ascoltate anche le altre persone indagate (undici in totale), ritenute gravemente indiziate, a vario titolo, dei delitti di corruzione e turbata libertà degli incanti, aggravati dalla finalità di agevolare il clan dei casalesi.

Le indagini riguardano la turbativa di gare di appalto indette dal C.I.R.A. (Centro Italiano di Ricerche Aerospaziali), società consortile per azioni a maggioranza pubblica, con sede in Capua, organismo di ricerca di rilievo internazionale, operante nel settore aeronautico e aerospaziale.

I gravi indizi di colpevolezza ricostruiti nel titolo cautelare, poi, riguardano condotte di corruzione di taluni funzionari della predetta società ad opera degli imprenditori interessati alla aggiudicazione delle gare oggetto di turbativa.

Gli indagati

I destinatari dei provvedimenti cautelari sono:

custodia cautelare in carcere:

Orsi Sergio, cl. 1957;

Luongo Oreste Fabio, cl. 78;

arresti domiciliari:

Fago Antonio, cl. 1945;

Russo Carlo, cl. 1970;

Filomena Vincenzo, cl. 1962;

obbligo di dimora nel comune di residenza:

Orsi Adolfo, cl. 1982;

Pirozzi Francesco, cl. 1969;

Grassia Amedeo; cl. 1963;

interdizione dallesercizio dellattività di impresa:

Orsi Salvatore, cl. 1984;

Ciervo Felice, cl. 1990;

Di Palma Fiore, cl, 1970.