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Spaccio al Reddito, ordinanza perde colpi: altre scarcerazioni

VILLA LITERNO. Perde altri pezzi per strada l’impianto accusatorio della Procura che aveva portato a 48 misure cautelari nell’inchiesta sullo spaccio gestito a Villa Literno grazie ai soldi del Reddito di Cittadinanza.

Il Riesame ha revocato la misura cautelare per Giuseppe D’Alessandro “o’ Nir” e Rosa D’Alessandro “a Pappona”. Il tribunale ha accolto l’istanza presentata dall’avvocato Mirella Baldascino, legale di fiducia dei due. In passato analoga revoca era stata già decisa per Giuseppe Potenza “Sangue Blu”, Giuseppe Di Fusco, Raffaele Tamburrino, Raffaele Costanzo e Luigi Zaccariello, mentre hanno ottenuto successivamente i domiciliari pure Giuseppe Russo “Borotalco”, Veronica Parente, Salvatore Folmi “Lion” e Vincenzo Abbondante.

L’indagine

La droga veniva venduta anche di fronte alla sede del Comune di Villa Literno, e di fronte agli istituti scolastici di Castel Volturno e Aversa. E’ quanto sostengono gli inquirenti della Procura di Napoli che oggi hanno coordinato un maxi blitz dei carabinieri di Casal di Principe e di Villa Literno, circa 200 i militari impiegati, durante il quale sono state notificate 48 misure cautelari (26 in carcere, 10 ai domiciliari, 3 denunce, 3 divieti di dimora e 6 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria). Gli spacciatori, per reperirla e venderla, si facevano aiutare anche da alcuni autisti che li accompagnavano ad acquistarla (tra Caivano, Melito di Napoli, il Rione Traiano di Napoli e a Castel Volturno e anche a Casal di Principe) e anche a venderla nella zona circostante Villa Literno. Individuati i cosiddetti fornitori di zona che si occupavano di spacciare ciascuno a Sant’Antimo, Castel Volturno e Melito di Napoli.

Il maggior numero di cessioni è stato registrato a Castel Volturno, negli orari serali, e gli ordini arrivavano via telefono adoperando linguaggi criptici (Maria per la marijuana, Mario per l’hashish e “bubbazza” per la cocaina). Tra gli spacciatori arrestati figurano anche persone agli arresti domiciliari e sorvegliati speciali e numerosi sono stati gli arresti in flagranza durante le indagini e i sequestri di denaro e droga.