CASAL DI PRINCIPE/SAN CIPRIANO D’AVERSA. Si è tenuta l’udienza del processo per l’incidente che è stato la vita a Ciro Modugno, morto a 15 anni dopo essere stato travolto da un’auto mentre era in scooter.
Il pubblico ministero della Procura di Napoli Nord ha chiesto 8 anni di reclusione per Pietro C., l’automobilista che sotto l’effetto di stupefacenti ha investito il giovanissimo studente. Esclusa l’aggravante della premeditazione.
Per la mamma di Ciro, Nunzia, una guerriera in questi mesi di dolore e di battaglia giudiziaria, l’udienza di ieri è stata l’ennesimo colpo al cuore: “Non è giusto tutto questo. Quando cambieranno queste leggi che non danno purtroppo una giusta pena ? Dopo 4 mesi ho dovuto affrontare la prima udienza di Ciro e sentendo 8 anni di carcere mi sono sentita tante coltellate al petto. Anche se il Pm ha dato il massimo della pena ma non mi hanno dato neanche i 15 anni del mio adorato figlio stavo molto male ma ho voluto partecipare alla fiaccolata di Andrea.
“Nn e giusto perché permette questo la legge? Perché uno drogato ammazza un ragazzo e lo paga 8 anni se va bene altrimenti neanche un giorno? E giusto dicono che la legge è uguale per tutti.. Ma non è così cosa cambia se uno prende una pistola e ammazza? E omicidio premeditato.. E se uno scende drogato e ubriaco non e premeditato? E lo stesso prima di drogarti sei consapevole che se esci in quelle condizioni ammazzi qualcuno.. Allora la pena deve essere uguale.. Omicidio primo grado.. Io non so ha chi rivolgermi ma chiunque si dovrebbe dire gli dico solo.. Non potete ridarci i nostri adorati figli ma almeno dateci la giusta giustizia e un po’ di dignità”