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L’ex capozona investe nelle villette e perde tutto ma il boss lo ferma: “Lascia stare”

 

CASAPESENNA/CAPUA. Ci sono anche le dichiarazioni dell’ex imprenditore Francesco Zagaria, meglio noto come Ciccio e’ Brezza, nell’ultima indagine che ha riguardato i Nobis in riferimento al racket degli olii esausti.
L’ex capozona di Capua per gli Zagaria e attuale collaboratore di giustizia ha evidenziato il ruolo dei Nobis e in particolare di Aldo nell’affare del gioco d’azzardo e nella gestione delle bische.
“Agli inizi del 2000 ricordo che Nobis Salvatore stava realizzando delle ville a Lago Patria che aveva intestato al fratello Aldo che in quegli anni era incensurato e che dunque costituiva la faccia pulita della famiglia Nobis, ricordo che i materiali necessari per l’edilizia in tale insediamento vennero forniti da me a Salvatore e Aldo Nobis che veniva spesso presso il mio deposito per circa 120.000 euro che però i fratelli Nobis non mi restituirono del tutto” ha dichiarato Zagaria.
“Il credito che io vantavo nei confronti di Aldo e Salvatore Nobis per i materiali non mi venne interamente restituito sicché mi rivolsi come era legge non scritta all’interno del Clan a Michele Zagaria affinché convincesse i due fratelli a restituirgli il credito. Michele Zagaria mi disse di lasciar perdere perché aveva molto a cuore i fratelli Nobis sicché mi disse che avrei recuperato quella cifra sull’insediamento a San Prisco che lui mi aveva autorizzato a realizzare”.