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Bidognetti si defilano e stranieri sparano: faida “estera” per controllare escort e pusher

 

 

 

CASTEL VOLTURNO. Il primo di questa nuova guerra tutta straniera per la Dia è firmato 10 settembre 2020. Una sparatoria che finì con una vittima e che sancì l’inizio di una faida che una volta avrebbe avuto la mala autoctona come protagonista. Ora sono invece soprattutto i ras nigeriani a menare le danze, addirittura cooptando qualche italiano, come è accaduto nelle ultime settimane.

 

La presenza bidognettiana sul litorale

“L’area di Castel Volturno oltre a subire la forte influenza del clan BIDOGNETTI è ormai considerata da decenni espressione della coesistenza tra organizzazioni camorristiche e criminalità nigeriana/ghanese che sembra aver acquisito il controllo di alcuni tratti del litorale domitio al pari delle consorterie locali specie in alcuni settori come il traffico di stupefacenti, lo sfruttamento della prostituzione, il favoreggiamento della immigrazione clandestina e la tratta di esseri umani.” si legge nel dossier della Dia. “La violenta sparatoria avvenuta il 10 settembre 2020 al culmine di una lite tra extracomunitari con il drammatico bilancio di un morto e un ferito rivela uno scenario di instabilità criminale che può degenerare in ulteriori e violente dinamiche finalizzate ad assumere il controllo delle attività criminali.”

Le ultime vicende

Sul litorale secondo gli inquirenti è in atto una lotta per il controllo dello spaccio. L’episodio più grave è avvenuto a fine settembre quando a Pinetamare andò in atto una vera e propria stesa in stile Gomorra. Una raffica di colpi di pistola venne esplosa all’indirizzo di un’abitazione da quattro giovani armati e uno dei proiettili entrò in un appartamento danneggiando una finestra. Quattro giorni dopo un giovane venne massacrato di botte e bastone dal branco davanti a un bar sulla Domiziana. In entrambi i casi la gang responsabile dei raid agì a volto scoperto e questo ha fatto da subito ipotizzare un collegamento tra i due episodi.