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Bidognetti, atto finale per 12: ci sono le figlie del boss

 

CASAL DI PRINCIPE. Atto finale del processo ai Bidognetti. E’ stata fissata l’udienza in Corte di Cassazione per 12 persone che hanno presentato ricorso contro la sentenza d’Appello che riguardò in totale 21 imputati.

Il ricorso è stato presentato dalle figlie del boss Francesco Bidognetti detto “Cicciotto e’ Mezzanotte”, Katia e Teresa Bidognetti, oltre che da Giuseppe Bianchi, Raffaele Manfredi, Stanislao Cavaliere, Gaetano Cerci, Orietta Verso, Americo Quadrano, Vincenzo Bidognetti, Dionigi Pacifico, Carmine Micillo, Gabriele Cioffi.

Le due figlie del capoclan furono tra le poche insieme a Pacifico, Quadrano, Verrone e Bianchi a non ottenere sconti.  L’inchiesta ha riguardato, da una parte, alcune vicende legate alle attività interne alla famiglia di Francesco Bidognetti, dall’altro alcune presunte estorsioni commesse da affiliati del clan. Gli indagati, tra le quali le due figlie e la nuora del boss, sono stati ritenuti, a vario titolo, responsabili dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, ricettazione ed estorsione, delitti, questi ultimi, aggravati dal metodo mafioso. Le indagini si sono avvalse delle dichiarazioni di molti collaboratori di giustizia e di attività di intercettazione (telefoniche, ambientali e telematiche), il tutto riscontrato dalle dichiarazioni rese, controlli e pedinamenti.

 

Centrale, secondo l’impianto accusatorio della Dda, il ruolo delle figlie del boss Francesco Bidognetti: le donne si occupavano della distribuzione degli stipendi ai componenti del gruppo, dell’assistenza economica e legale ai familiari in carcere, della veicolazione di informazioni agli affiliati detenuti, del sostentamento, anche attraverso il reperimento di posti di lavoro, di familiari di associati liberi.