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Picchiato per un selfie su Instagram col ras rivale

 

CASTEL VOLTURNO. Social e malavita. Un connubio sempre più stretto dopo il ricambio generazionale in diversi gruppi dediti alle attività illecite. Uno scenario che emerge anche dalla doppia ordinanza notificata nei confronti di Teresa Venosa, Assunta Castellano, Luigi D’Antonio, e Lorenzo De Rosa Esposito. Dopo il primo provvedimento di metà luglio, pochi giorni fa è scattata un’ordinanza bis dopo l’annullamento del Riesame.

 

Nel corso delle indagini tra gli episodi finiti nel mirino c’è proprio un reato collegato al mondo dei social: un ragazzo è stato picchiato infatti dopo un selfie. La sua colpa è aver pubblicato uno scatto su Instagram insieme a Luigi D’Antonio, rivale dei suoi aggressori.

“Nutella (non indagato, ndr) mi fece picchiare per aver fatto un selfie in compagnia con Luigi D’Antonio, con quella foto visto che con lui c’erano dei problemi avevo lasciato intendere che mi ero schierato con Luigi”. Un’azione che rende l’idea del peso specifico di D’Antonio che anche da detenuto riesce a dare disposizioni, come quando ordina un pestaggio vantandosene poi in una conversazione con la madre.

Le intimidazioni del ras

 

Secondo la Procura Luigi D’Antonio, avvalendosi della collaborazione materiale di sua madre Assunta Castellano e dell’allora sua fidanzata Teresa Venosa, con le quali corrispondeva dal carcere, si sia reso autore di una serie di condotte estorsive consumate in danno dei suoi stessi complici; dietro minaccia di una possibile collaborazione con l’Autorità Giudiziaria, che lo avrebbe portato a rivelare le loro identità, il D’ANTONIO e le donne li hanno infatti costretti a versare diverse somme di denaro, sotto forma di ratei settimanali, a titolo di “supporto economico” per la condizione carceraria patita.