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Tentano di riscuotere una tangente nel Sannio: presi in 4

A Benevento questa sera, i Carabinieri del Nucleo Investigativo hanno arrestato, in flagranza di reato, 4 persone ritenute responsabili del reato di tentata estorsione. Si tratta di: un pregiudicato 64enne e di suo figlio sorvegliato speciale 32enne ed altri due beneventani, uno di 28 anni e l’altro di 24 anni, tutti già noti per i loro trascorsi penali.

I militari sono intervenuti grazie alla collaborazione della vittima, un imprenditore edile locale, che qualche giorno fa, ha denunciato ai carabinieri di essere stato oggetto di una richiesta di una tangente estorsiva di 20 mila euro da parte di due persone che si erano presentate presso il suo cantiere con tale pretesa, dicendo che sarebbero tornati questo pomeriggio per riscuotere la prima metà della somma richiesta.

Pertanto, i militari del Nucleo Investigativo hanno predisposto gli opportuni servizi di osservazione ed alcuni carabinieri si sono travestiti da operai, aspettando che i malviventi si presentassero per il ritiro del pizzo. Infatti, presso il cantiere, sito in contrada San Vitale di questo capoluogo, si sono presentate 3 persone giunte insieme ad una quarta, conducente di un’autovettura, un’AUDI A3, che li ha lasciati a debita distanza dal cantiere, dove i tre si sono recati a piedi. All’interno del sito, i finti operai sono stati contattati dai tre malviventi e, appena hanno avuto contezza e conferma della richiesta estorsiva da parte dei tre, i militari hanno fatto scattare l’operazione. Il dispositivo predisposto dai carabinieri ha permesso di rintracciare ed arrestare anche il conducente dell’auto che aveva accompagnato gli altre tre complici.

Pertanto, tutti e quattro, dopo essere stati condotti presso gli uffici di questo Comando Provinciale sono stati dichiarati in arresto con l’accusa del reato di estorsione aggravata e, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno della Procura della Repubblica di Benevento, tradotti presso la Casa Circondariale di  Benevento a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

Tale brillante risultato, oltre alla rapida indagine svolta dai militari, è certamente stato reso possibile grazie alla tempestiva denuncia ed al coraggio mostrato dalla vittima, che ha consentito di assicurare alla Giustizia i  responsabili, i quali, confidando principalmente sul silenzio delle vittime di turno causano devastanti ricadute sul territorio agli operatori del settore imprenditoriale,  già duramente colpito dalla crisi dell’attuale momento emergenziale.