CASTEL VOLTURNO. Il Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha disposto l’archiviazione per undici persone, tutti ex consiglieri comunali di Castel Volturno, che erano rimasti coinvolti nell’indagine della Procura della Repubblica relativa agli illeciti che si sarebbero consumati, coinvolgendo anche atti amministrativi comunali e regionali, attorno ai lavori di ampliamento del “Pineta Grande Hospital” di Castel Volturno.
Era stato lo stesso ufficio inquirente diretto da Maria Antonietta Troncone a richiedere l’archiviazione per gli 11 indagati, trattandosi di soggetti che hanno partecipato all’emissione degli atti ritenuti illegittimi, senza pero’ avere alcun vantaggio personale. Altre trentasei persone, tra cui la figura chiave dell’indagine, ovvero il noto imprenditore della sanita’ Vincenzo Schiavone, proprietario della clinica Pineta Grande di Castel Volturno, delle case di cura “Padre Pio” di Mondragone, Villa Bianca di Napoli, e Villa Ester di Avellino, affronteranno invece l’udienza preliminare il prossimo 5 febbraio; in quella circostanza il gup (giudice per l’udienza preliminare) decidera’ se rinviare gli indagati al dibattimento, come richiesto dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, o disporre eventuali proscioglimenti.
Potrebbe accadere anche che qualche indagato scelga la via piu’ breve del processo abbreviato. All’udienza preliminare compariranno, oltre a Schiavone, anche i funzionari della Regione Antonio Postiglione (dirigente del settore sanita’), Antonio Podda e Arturo Romano, il presidente di Aiop Campania (Associazione Italiana Ospedalita’ Privata) Sergio Crispino, l’ex sindaco di Castel Volturno Dimitri Russo con parte della sua giunta e alcuni ex consiglieri comunali.