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Il delivery della droga e il club dello spaccio: nella retata custode e due rider

 

CASERTA. Dal delivery al club dello spaccio. Avevano anticipato l’esplosione della consegna a domicilio post-pandemia i membri dell’organizzazione sgominata due giorni dai carabinieri della Compagnia di Caserta. Stando a quanto emerge dall’ordinanza infatti c’erano due indagati che si occupavano esclusivamente di portare le dosi a casa dei clienti, Massimiliano Luiso e Gaetano Ferrante.

 

Valerio Natale e Michael Pasquariello avevano il medesimo compito ma con modalità classica della cessione. Secondo l’impianto accusatorio il capo della banda era Luigi Belvedere, mentre ruoli di organizzatori erano ricoperti da Luca Piscitelli e Francesco Caporaso.

 

Tra gli arrestati c’è Salvatore Piscitelli, custode del circolo privato “Sport Club Giovanile” in via Caprio Maddaloni a Caserta, considerato luogo di spaccio di droga. Il custode aveva il compito di provvedere ala cessione della sostanza gli assuntori

 

Le attività investigative hanno permesso di ricostruire l’organigramma criminale costituito da un ramificato e aggressivo sodalizio dedito all’incessante compravendita di ingenti quantitativi di droga presso Caivano che venivano poi rivenduti al dettaglio a Caserta. Il gruppo si reggeva su una struttura fondata sull’affiliazione fra i soggetti membri, tutti giovani casertani e caivanesi, legati tra loro da rapporti di parentela e di amicizia, quattro dei quali risultano già attinti da precedenti provvedimenti restrittivi. In particolare si evidenzia la scaltrezza e la pericolosità sociale degli indagati, in gran parte incensurati all’epoca dei fatti, pienamente determinati a perseguire con pervicacia l’attività illecita attraverso l’adozione di tutte le cautele finalizzate a consentire al gruppo di continuare ad operare adattandosi al mutamento delle circostanze.

 

È stato altresì individuato un importante canale di approvvigionamento dello stupefacente che veniva acquistato a Caivano. La droga acquistata, principalmente cocaina, veniva trasportata in grossi quantitativi nel casertano a bordo di autovetture a noleggio sempre differenti. Nel capoluogo la cocaina, al fine di ricavare il maggior numero di dosi possibile ovvero di essere trasformata in crack, veniva lavorata in via Cittadella all’interno di un appartamento in affitto. Proprio all’interno di tale “raffineria artigianale” è stato rinvenuto materiale tecnico altamente professionale per la pesatura, il confezionamento e la trasformazione chimica, nonché un congegno telecomandato realizzato all’interno di un cassetto, occultato in una parete, utilizzato per nascondere tutto lo stupefacente destinato ad essere venduto al dettaglio sulla principale piazza di spaccio sita in via Caprio Maddaloni presso il circolo “Sport Club giovanile”, che attirava acquirenti da tutto l’hinterland.

Arresti domiciliari:

–      CAPASSO Francesco, cl.1993;

–      DE LUCIA Vincenzo, cl.1970;

–      FERRANTE Gaetano, cl.1996;

–      LUISO Massimiliano, cl.1994;

–      NATALE Michael, cl.1993;

–      NATALE Vincenzo Alfredo, cl.1986;

–      PASQUARIELLO Celestino, cl.1995;

–      PASQUARIELLO Valerio, cl.1987;

–      PISCITELLI Luca, cl.1994;

–      PISCITELLI Salvatore, cl.1962;

–      ZAMPELLA Umberto, cl.1983;

–      ZITO Andrea, cl.1994.