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Scandalo Pineta Grande, chiesto processo per 36 indagati

 

CASTEL VOLTURNO. In data odierna, la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha chiesto il rinvio a giudizio di 36 persone, indagate a vario titolo per reati di corruzione, indebita induzione a dare o promettere utilità, falso, abuso di ufficio, reati urbanistici e paesaggistici nonché di rivelazioni di segreti di ufficio.

 

Trattasi dell’atto finale dell’indagine, per la quale era stata già emessa dal GIP sede, il 23 gennaio 2020, una misura cautelare personale a carico di Schiavone Vincenzo, amministratore di fatto della struttura sanitaria “Casa di Cura Pineta Grande” sita in Castel Volturno e dominus della direzione gestionale riguardante i lavori di ampliamento della stessa e prima ancora il 16.9.19, un decreto di sequestro preventivo dal GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, riguardante le opere di ampliamento, in corso di realizzazione, presso la struttura sanitaria Pineta Grande di Castel Volturno (che opera nella Provincia di Caserta in regime di accreditamento istituzionale), oggetto di autorizzazione amministrativa con delibere del Consiglio Comunale di Caste’ Volturno n. 30/2014 e n. 12/2015, nonché con i permessi di costruire n. 40/2017 e 83/2018 rilasciati dall’UTC medesimo.

 

Le complesse risultanze probatorie ed investigative hanno fatto emergere come l’ampliamento, in corso di realizzazione della Casa di Cura Pineta Grande, autorizzato con delibere del Consiglio Comunale e successivi permessi di costruire, si ponesse in palese violazione della normativa riguardante la realizzazione o ampliamento di strutture sanitarie di cui al D.lgs 229/99 e della regolamentazione regionale di cui alla Delibera di Giunta regionale Campania 7301/01 nonché della normativa edilizia/urbanistica. Atti adottati non solo da organi tecnici ed amministrativi del Comune di Castel Volturno, ma anche da quelli politici, cosicché risultano essere imputati non solo il sindaco dell’epoca, Dimitri Russo ma anche la sua Giunta e una parte del Consiglio comunale, con riferimento appunto alle delibere consiliari n. 30/2014, n. 12/2015 e n. 3/2016.

 

A fronte di tali atti macroscopicamente illegittimi, come confermato da ultimo dalla Cassazione, in sede di ricorso cautelare, con sentenza 29570 del 10.7.2020, ben 8 persone legate da vincoli di parentela, affinità o colleganza di altro tipo a soggetti riconducibili al Comune di Castel Volturno, Ente che ha rilasciato i permessi di costruire illegittimi o ha adottato le delibere comunali oggetto della contestazione, sono state assunte dalla Clinica Pineta Grande a tempo indeterminato o con contratti di collaborazione (nel periodo compreso tra il 2015 ed il 2018, coevi alla adozione dei provvedimenti di cui si contesta la legittimità). Dipendenti del Comune di Castel Volturno o organi politici dello stesso che intervengono a vario titolo nel rilascio dei provvedimenti favorevoli alla Clinica Pineta Grande, si vedono poi assumere persone a loro legate o da loro segnalate.