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Fantacalcisti della Valle donano il loro montepremi all’ospedale

Santa Maria a Vico. Piccole donazioni ma che sono un esempio per tutti. Anche da Santa Maria a Vico, un gruppo di professionisti che da oltre 20 anni fa il Fantacalcio ha donato una cospicua parte del Montepremi all’ospedale di Maddaloni, quasi pronto per essere allestito per i malari di Covid-19.

Ecco l’annuncio

È con malcelato orgoglio che annuncio a tutti che le nostre Leghe del Fantacalcio hanno deciso di fare una piccola donazione all’ospedale di Maddaloni. Chiunque abbia mai fatto un Fantacalcio sa perfettamente cosa significhi prendere una decisione condivisa. Mai. Mai e poi mai, In 20 anni di gioco, una sola volta siamo stati tutti d’accordo. Abbiamo votato ogni singola regola ed ogni singola volta ci siamo scannati come se da quella decisione dipendesse la nostra stessa esistenza.

 

Quelle discussioni ci tengono uniti da oltre 20 anni. Ma questa volta non c’è stata alcuna discussione. Tutti d’accordo. Miracolo (ma miracolo grande, quello come le mani alzate e la gente che urla MIIRAAACOOOLO). Certo, la nostra piccola donazione altro non è che una goccia nell’oceano (e con i prezzi che girano, al massimo compreranno 5 mascherine e mezzo litro di amuchina) ma ogni piccolo gesto, se moltiplicato per mille milioni di miliardi (cit.) contribuirà a costruire qualcosa di più grande. Cosa ci insegna questa storia? Forse niente. O forse che nei momenti di difficoltà tutti dobbiamo fare un piccolo sacrificio e che se restiamo uniti, OGNUNO A CASA PROPRIA, andrà tutto bene.

È con malcelato orgoglio che annuncio a tutti che le nostre Leghe del Fantacalcio hanno deciso di fare una piccola donazione all’ospedale di Maddaloni. Chiunque abbia mai fatto un Fantacalcio sa perfettamente cosa significhi prendere una decisone condivisa. Mai. Mai e poi mai, In 20 anni di gioco, una sola volta siamo stati tutti d’accordo. Abbiamo votato ogni singola regola ed ogni singola volta ci siamo scannati come se da quella decisone dipendesse la nostra stessa esistenza. Quelle discussioni ci tengono uniti da oltre 20 anni. Ma questa volta non c’è stata alcuna discussione. Tutti d’accordo. Miracolo (ma miracolo grande, quello come le mani alzate e la gente che urla MIIRAAACOOOLO). Certo, la nostra piccola donazione altro non è che una goccia nell’oceano (e con i prezzi che girano, al massimo compreranno 5 mascherine e mezzo litro di amuchina) ma ogni piccolo gesto, se moltiplicato per millemilionidimiliardi (cit.) contribuirà a costruire qualcosa di più grande. Cosa ci insegna questa storia? Forse niente. O forse che nei momenti di difficoltà tutti dobbiamo fare un piccolo sacrificio e che se restiamo uniti, OGNUNO A CASA PROPRIA, andrà tutto bene.

QUESTI I NOMI

Benito Di Pietro Marco Accardo Vincenzo Ferrara Vincenzo Bissio Basilicata Clemente De Matteo Salvatore Verlezza Vincenzo Crisci Marzio Esposito Carmine Diglio Igino Nuzzo Raffaele Mauro Raffaele PT Mauro Giovanni Chiarizio Peppe Esposito Ester Grappone Antonio Colantuoni Marcello Di Caprio Antonio Papa Giovanni Crisci Raffaele Pirozzi Massimiliano Vicario Alfonso Carfora

È un momento difficile per tutti, mai come oggi l’unione deve fare la forza.