Napoli. La decisone della Whirlpool di sospendere la cessione dello stabilimento di Napoli è un primo segnale positivo. E’ il frutto della straordinaria mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori e anche il risultato del buon lavoro del governo in questi ultimi decisivi mesi. La revoca della cessione scongiura il rischio dell’avvio della procedura di licenziamento collettivo.
Ora, però, non bisogna abbassare la guardia. Anzi, fin da subito le parti sociali, insieme al ministero dello Sviluppo economico, si adoperino per la messa a punto di un nuovo piano industriale che metta in sicurezza il sito di Napoli e ne rilanci la produzione a salvaguardia dei livelli occupazionali. La sospensione della vendita non poteva essere notizia migliore anche in vista della manifestazione nazionale di domani, proprio a Napoli, promossa da Cgil, Cisl e
Uil”. Lo afferma la deputata dem Debora Serracchiani, capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera.
“Continuiamo a rimanere vigili”. Lo ha detto Vincenzo Accurso, operaio Whirlpool e delegato sindacale Uilm, commentando la decisione della multinazionale americana di ritirare la cessione del ramo d’azienda e i licenziamenti del sito di via Argine. “Vogliamo tornare a lavorare come prima – ha affermato – Fin quando non si torna al tavolo ministeriale e ci dicono che la Whirlpool rimane a Napoli con un progetto che porta investimenti e le nuove lavatrici noi continuiamo a combattere”. “Non ci arrendiamo – ha concluso – e andremo avanti più determinato di prima”