
Mondragone. Un’importante svolta nelle indagini sull’incidente costato la vita a Luigi Petrella, il 16enne di Mondragone travolto e ucciso mentre rientrava a casa in scooter la sera di venerdì scorso. I carabinieri del Reparto Territoriale hanno infatti identificato la persona alla guida del veicolo che ha investito il giovane senza prestargli soccorso. Si tratta di un uomo già noto alle forze dell’ordine, Pietro C., fratello di un ex affiliato a un clan di camorra oggi collaboratore di giustizia.
La tragica collisione è avvenuta intorno alle 23 in via Padule, non lontano dallo stadio cittadino. Luigi, studente del terzo anno dell’istituto nautico “Caboto” di Gaeta, grande amante del calcio, stava rincasando dopo una partita tra amici. Mancavano pochi metri all’arrivo, nella villetta di famiglia dove viveva con i genitori e i fratellini. Un’auto, proveniente dalla stessa direzione, lo ha falciato. L’impatto lo ha sbalzato dalla sella, facendolo finire violentemente contro un palo dell’illuminazione.
Chi era al volante non si è fermato. È fuggito, lasciando il ragazzo sull’asfalto. I militari, grazie a testimonianze e alle immagini di videosorveglianza, sono riusciti a risalire al responsabile. Con lui, è stato denunciato anche un altro soggetto che avrebbe avuto un ruolo nelle fasi immediatamente successive all’incidente. Gli inquirenti, infatti, non escludono che dietro la dinamica possa celarsi un tentativo di rapina finito in tragedia.
Le accuse per l’uomo identificato sono pesanti: omicidio stradale aggravato dalla fuga e omissione di soccorso. Le indagini proseguono per fare piena luce su quanto accaduto e sull’eventuale coinvolgimento di altri soggetti.
Nel frattempo, l’intera comunità di Mondragone è stretta nel dolore. Il ricordo di Luigi, giovane solare e pieno di sogni, si fa spazio tra amici, familiari e insegnanti, sconvolti da un dramma che poteva essere evitato.
Nella foto la vittima