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Anziana uccisa, badante nei guai. Parla l’ex: “Aveva scatti d’ira”

MONDRAGONE. Durante l’ultima udienza per l’omicidio di Anastasia Spiniello, avvenuto nel dicembre 2018 a Mondragone, è stata ascoltata l’ex fidanzata dell’imputato, Mario Cristiano. La donna ha rivelato che la sera precedente al rinvenimento del corpo dell’anziana, l’uomo avrebbe fatto una scioccante confessione: “Disse, anche davanti a mio padre, che la zia era stata ammazzata con un ferro da stiro. Poi uscì con un amico senza dirmi nulla”.

Il cadavere della settantatreenne fu scoperto solo nella tarda mattinata del 18 dicembre nell’abitazione in via Guicciardini. Mario Cristiano è accusato di averla colpita alla testa con un oggetto pesante e di averla poi soffocata utilizzando un canovaccio spinto brutalmente nella bocca, causandone la morte.

La testimonianza

L’ex compagna, ascoltata in aula dinanzi alla Corte d’Assise presieduta da Marcella Suma, ha descritto Cristiano come una persona instabile, soggetta a frequenti esplosioni di rabbia. Ha raccontato che durante la loro relazione lui si appropriava del denaro che lei riceveva dai genitori, arrivando a rubarle il portafogli, effettuare prelievi non autorizzati e persino intestarsi un’auto a sua insaputa.

Dopo la rottura del loro rapporto, la testimone si è trasferita a Siena. Tuttavia, ha raccontato di essere stata ricontattata su Facebook da un’altra ex di Cristiano, interessata a chiarimenti sulla sua reale personalità e sulle molte menzogne che lui avrebbe raccontato, soprattutto riguardo la sua situazione lavorativa.

La donna ha inoltre evidenziato che, dopo la morte di Anastasia Spiniello, il comportamento e lo stile di vita del suo ex mutarono visibilmente: “Non ricevevo più regali e ogni volta che andavamo a fare acquisti, lui esibiva numerose carte di credito, ne aveva almeno sette”.

Il processo

Il prossimo appuntamento in aula è previsto per la fine di maggio, quando la testimone sarà sottoposta al controesame.

Mario Cristiano è stato arrestato il 29 settembre 2023 dai carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone, al termine di una lunga indagine durata cinque anni. Secondo gli inquirenti, l’uomo avrebbe approfittato della fragilità e dell’isolamento della signora Spiniello, instaurando un rapporto di fiducia con lei e convincendola, tra il 2015 e il 2018, a firmare numerosi prestiti e cessioni del quinto sulla pensione, accumulando debiti per oltre 27.000 euro.

Secondo l’accusa, l’omicidio sarebbe avvenuto quando la vittima avrebbe scoperto il grave dissesto finanziario in cui era stata trascinata. Temendo di essere smascherato, Cristiano l’avrebbe uccisa per evitare conseguenze.

I parenti della vittima, rappresentati dagli avvocati Antonello Manuel Rega, Francesco Paolo Laudisio e Paolo Carrara, si sono costituiti parte civile nel procedimento.

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