
Orta di Atella. Un gesto che riaccende la fiducia nelle persone, nell’umanità, quello che è stato fatto ad Orta di Atella.
Un uomo, mentre camminava in strada, ha trovato un Texa, un dispositivo elettronico che viene utilizzato per fare diagnosi alle auto e che vale migliaia di euro.
Trovato tale strumento, ancora funzionante e con le varie licenze, facendo diverse indagini e contattando l’azienda fornitrice di tali dispositivi, l’uomo ha scoperto che lo stesso era stato rubato rubato a Prato, in Toscana.
E grazie alla matricola è stato possibile risalire al legittimo proprietario. L’uomo ha quindi consegnato lo strumento elettronico ai carabinieri che si sono poi messi in contatto coi loro colleghi di Prato per avviare le procedure del caso, così da restituire lo strumento al legittimo proprietario.
Il dispositivo, dopo tale odissea, è tornato nelle mani del proprietario felice e incredulo. Ora sta alle autorità risalire ai responsabili del furto, e capire perché il dispositivo si trovava a terra in strada.
A riportare l’accaduto è stato proprio l’uomo che ha ritrovato il dispositivo e lo ha restituito, condividendo la sua esperienza sui social:
“Non volevo dirlo ma va fatto. Circa 10 giorni fa sul nostro territorio ho trovato un dispositivo molto costoso, ovvero un Texa, valore tra 6000 e 7000 euro, perfettamente funzionante e con licenze attive. Ho recuperato il dispositivo e ho chiamato la Texa per verificare la provenienza. Il dispositivo proveniva da un furto avvenuto a Prato. Dalla matricola siamo risaliti al legittimo proprietario, dopo essermi interfacciato con la locale caserma dei carabinieri e dopo aver fatto contattare dal legittimo proprietario i carabinieri di prato e in accordo si è provveduto ad organizzare il ritiro dello stesso per il successivo dissequestro. Il proprietario ad oggi non può crederci di averlo ritrovato. Né tantomeno riesce a credere ancora all’accaduto, ovvero che qualcuno abbia recuperato un qualcosa di cosi importate e si sia adoperato affinché ritornasse nelle mani del legittimo proprietario. Ecco, gli ho spiegato che al Sud questo siamo. Gli ho chiesto se fosse capitato l’inverso se fosse finita così. Orta di Atella è anche questo e non solo un posto dove se ti fregano qualcosa per forza è il Paese ad essere una “Merda”, può darsi che tanta Merda venga da fuori, proprio come coloro che da Prato hanno fatto arrivare il Texa su territorio Ortese. Viva Orta.”