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Addio maresciallo, l’eredità dell’Arma lasciata alla figlia

Capua/San Marco Evangelista. C’è un’immagine che più di ogni altra racconta, oggi, il silenzioso eroismo del maresciallo Pasquale Feola: quella della figlia Anna, che continua a indossare la divisa con gli alamari, con lo stesso orgoglio, con la stessa dedizione che ha contraddistinto ogni giorno della vita di suo padre.

Il maresciallo Feola non era soltanto il comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia dei Carabinieri di Capua: era il punto di riferimento per una comunità intera. Un uomo che ha fatto del servizio alla collettività la propria missione, con un rigore mai ostentato e una profonda umanità che lo rendeva vicino a tutti. Sempre pronto, sempre presente, anche nei momenti più difficili. Il suo volto era familiare per colleghi, cittadini, istituzioni. E la caserma di piazza d’Armi, per lui, era più di un luogo di lavoro: era una seconda casa.

È andato via in punta di piedi, nel silenzio che ha sempre accompagnato il suo modo di essere. Lo stesso giorno in cui, beffardamente, le voci si rincorrevano sulla presunta morte del Papa. Ma mentre il Santo Padre smentiva la notizia, la nostra terra perdeva davvero una figura preziosa, un uomo delle istituzioni che ha saputo essere guida, esempio, padre.

San Marco Evangelista, il suo paese, lo piange con dolore sincero. Accanto a lui, fino all’ultimo, la moglie Alessandra, insegnante, il figlio Fioravante, professionista stimato, e la giovane Anna. Proprio lei oggi rappresenta il legame più forte tra ciò che è stato e ciò che resterà. Perché attraverso quella divisa che continua a vestire ogni mattina, Anna porta avanti non solo un mestiere, ma un’eredità fatta di valori, di rispetto, di giustizia.

 

A ricordarlo con profonda commozione anche Luigi Di Lauro, che ha voluto sottolineare: «Un carabiniere che si è sempre distinto per il costante impegno in favore della nostra comunità, la sua abnegazione quotidiana ed incondizionata è stata sempre posta al servizio dei cittadini. Ha svolto silenziosamente ma con determinazione il proprio lavoro, senza mai distaccarsi dai compiti d’istituto».

 

Chi ha conosciuto Pasquale Feola parla di lui con rispetto e affetto. I colleghi ricordano la sua disponibilità, la pazienza, la meticolosità con cui preparava ogni intervento, ogni servizio. La capacità di saper dirigere senza mai imporsi, di ascoltare prima di agire. Una leadership fatta di presenza, non di autorità.

 

Aveva 58 anni. Una malattia silenziosa ma implacabile lo ha portato via, lasciando un vuoto che sarà difficile colmare. Ma la sua testimonianza continua, ogni giorno, in quel gesto semplice e potente di una giovane donna che ha scelto di seguire le sue orme. In divisa. Con il cuore del padre cucito addosso.

 

I funerali del maresciallo Pasquale Feola si terranno martedì 21 aprile alle 15.30 nella chiesa dello Spirito Santo a San Marco Evangelista. Sarà l’occasione per stringersi attorno alla sua famiglia e per rendere omaggio a un uomo che ha servito lo Stato con onore, fino all’ultimo respiro.

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