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Neonato muore 12 ore dopo il parto: parte l’inchiesta, salma sequestrata

NOLA. Un parto naturale avvenuto nella notte tra il 15 e il 16 aprile presso l’ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino si è trasformato in tragedia: un neonato, venuto alla luce con gravi difficoltà respiratorie, è deceduto dopo appena dodici ore. La Procura ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo e ha iscritto nel registro degli indagati sei medici e un’ostetrica.

Fin dai primi momenti dopo il parto, l’equipe ostetrico-ginecologica si è resa conto che qualcosa non stava procedendo secondo le aspettative. Il piccolo è stato immediatamente intubato e trasferito nel reparto di terapia intensiva neonatale, dove è stato sottoposto a manovre d’urgenza per aiutarlo a respirare. Nonostante gli sforzi, il quadro clinico si è aggravato e il neonato è spirato poche ore dopo.

Disposta autopsia

I genitori, una coppia di Nola alla loro prima esperienza genitoriale, distrutti dal dolore, hanno sporto denuncia contro il personale medico che ha seguito il travaglio e le cure successive del neonato. La denuncia ha dato il via alle indagini da parte dei carabinieri di Avellino. Il magistrato titolare del caso, Cecilia De Angelis, ha ordinato il sequestro della cartella clinica e della salma del bambino, affidando a un collegio di esperti il compito di eseguire l’autopsia.

Gli accertamenti sono stati condotti presso il Moscati alla presenza dei periti della Procura – Alessandro Santurro, Alessandro Caputo, Maria Corbo e Giuseppe De Masellis – e dei consulenti di parte civile e della difesa. Durante le analisi sono stati effettuati anche esami genetici per verificare la presenza di eventuali patologie congenite.

Gli indagati

Il risultato dell’autopsia e della relazione medico-legale sarà disponibile entro sessanta giorni. Sarà fondamentale per stabilire se vi siano state negligenze o se il decesso sia attribuibile a condizioni patologiche pregresse.

L’iscrizione nel registro degli indagati, fanno sapere le autorità, rappresenta un atto dovuto per permettere ai professionisti coinvolti di chiarire le proprie responsabilità. I medici sono assistiti da un team legale che comprende, tra gli altri, gli avvocati Fabio Tulimiero e Alberico Galluccio.

Nel frattempo, la salma sarà restituita alla famiglia per consentire l’organizzazione delle esequie.

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