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Militare palpeggia giovane figlia di un carabiniere: Corte di Appello conferma la condanna

Carinola/Capua. La sesta sezione penale della Corte di Appello di Napoli ha confermato la condanna ad un anno di carcere per Giovanni Bertolini, 45 anni, militare dell’Esercito, di Carinola in servizio presso la Caserma Oreste Salomone di Capua.

Il graduato delle Forze Armate è accusato di aver palpeggiato, nelle parti intime, una giovane donna, figlia di un maresciallo dei carabinieri, mentre lei camminava per una strada isolata di Santa Maria Capua Vetere.

L’episodio risale a circa un anno fa’ quando la vittima, residente nella Citta’ del Foro, fu avvicinata dall’uomo con una scusa banale e con il pretesto di chiedere delle informazioni ma subito dopo Bertolini, avvicinatosi a lei, avrebbe allungato le mani palpeggiandole il seno. La giovanissima donna dopo di essere stata palpeggiata prontamente riuscì a fuggire impaurita trovando rilugio presso l’abitazione di un amico. Insieme, la ragazza vittima di violenza e il suo amico, si recarono alla caserma dei carabinieri di San Prisco, dove la giovane donna formalizzò la sua denuncia nelle mani del comandante della Stazione, maresciallo Matteo Monaco.

Le indagini furono affidate al pubblico ministero dott.ssa Antonella Cantiello, che chiese e ottenne il rinvio a giudizio e poi il processo per Giovanni Bertolini.
Il caso fu esaminato in primo grado dalla seconda sezione penale del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Il collegio in quella occasione ritenne credibile la testimonianza della giovane vittima e condanno’ il militare Giovanni Bertolini per il reato di violenza privata a un anno di carcere nonche’ al risarcimento dei danni da stabilire nelle sedi competenti. Giovanni Bertolini decise di ricorrere in appello, ma nei giorni scorsi la sesta sezione penale della Corte di Appello di Napoli ha confermato integralmente la sentenza di condanna di primo grado.

La conferma della condanna avvenuta in secondo grado ora potrebbe avere pesanti percussioni
sulla carriera del militare, in servizio come volontario in ferma prolungata, che ora rischia un processo disciplinare da parte dell’Esercito, che potrebbe portare alla sua sospensione o allontanamento
dalla Forza Armata di appartenenza.

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