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Doppia festa, Presidenza del Consiglio, lavori bloccati, Pro loco e botti fioriere: Di Matteo deve accelerare

Macerata Campania. Tantissimi i nodi da sciogliere per il primo cittadino Giovanni Battista Di Matteo, chiamato a mettere ordine su diversi fronti, tutti ‘open’.

L’amministrazione comunale dal 25 febbraio, oltre ad essere priva di un assessore (già da diversi mesi), non ha più il presidente del consiglio comunale.

Ad oggi ancora non è stata convocata la seduta per procedere alla nuova elezione, dopo le dimissioni ‘air’ di Girolamo Stellato, che andrà proprio in giunta.

Una vera e propria frenata, non è da escludere che sia venuta fuori qualche resistenza sul nome  da proporre e cioè quello dell’avvocato Carmela Natale, un’altra fedelissima del primo cittadino.

Poteva questa essere l’occasione per prendere in considerazione qualche elemento del gruppo Pagano, una Lisa Ventriglia, un Angelo Morrone o un Pasqualino Nacca.

Con Stellato in giunta, la maggioranza è completamente sbilanciata sul gruppo Di Matteo/Piazza De Gasperi e quindi qualche rimostranza da parte del sodalizio senza deleghe ci sta tutta.

Nuova Pro loco e festa unica

A conferma di quanto stiamo dicendo c’è anche la nascita della nuova Pro loco, sempre in quota piazza De Gasperi.

Chissà se non sia questo il soggetto a cui sarà poi demandata l’organizzazione della festa unica di Sant’Antuono Abate 2026, sempre don Rosario permettendo.

Lavori sul corso bloccati

Di Matteo deve inoltre fare chiarezza anche su quello che sta accadendo con i lavori in corso Umberto, il sopralluogo della sovrintendenza dovrebbe esserci addirittura lunedì e quindi i tempi si allungano, cosa non buona per i commercianti. Ci vorrebbe una dichiarazione ufficiale.

Botti fioriere

Poi a proposito di commercianti, dulcis in fundo, il primo cittadino in merito alla vicenda delle botti fioriere che va avanti dal luglio scorso, non ha ancora dichiarato ufficialmente come intende mettere un punto.

Il 21 febbraio aveva esclamato: “Non esiteremo un attimo a completare la procedura e ad istallare le fioriere e le fontane nei luoghi tecnicamente possibili”.

Chiaramente si attendono delle carte che dimostrino l’acquisto da parte del proponente delle botti fioriere e delle due fontane. Basterebbero queste per sbloccare la situazione.

Al momento è tutto fermo, una vicenda sui generis che sta ancora facendo molto discutere.

 

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