
Capodrise. Dopo pochi mesi dalla sua entrata all’ufficio tecnico l’architetto Roberto Di Gregorio ha ufficialmente protocollato le dimissioni. Tra un mese circa, esercitati i tempi di preavviso, andrà via dalla casa comunale retta dal sindaco Cecere.
Continua quindi la fuga dal Comune di Capodrise, un peccato perché Di Gregorio è un valente professionista e per andare via, quasi di punto in bianco, avrà avuto le sue ragioni. Il secondo nello stesso settore in pochi mesi.
Tutti scappano da Capodrise, ne avevamo già parlato tempo fa, un’amministrazione comunale completamente ferma che non riesce a garantire nemmeno l’ordinaria amministrazione. Basta farsi un giro per la città (abbiamo già documentato in altri articoli).
Cittadini ultima ruota del carro
I cittadini poi che hanno determinato l’affermazione di questa maxi cordata che regge le sorti del Comune, il cui nome è tutto un programma ‘Capodrise Insieme’, sono l’ultima ruota del carro e non vengono edotti sullo stato dell’arte, sulle cose importanti da sapere.
Dai profili ufficiali Cecere continua ad operare una politica di distrazione di massa: il sindaco baby, la festicciola di Carnevale, il convegno sulle donne straniere...
Eppure dai palchi della campagna elettorale si erano dette altre cose, dal programma, dai video pubblicati e che sono ancora disponibili alla visione, si sono fatte promesse che oggi rappresentano soltanto un miraggio. Una su tutte, il campo sportivo: “Io un modo o nell’altro il campo lo riapro”.
Una città che poteva decollare in maniera definitiva e che oggi è completamente impantanata.
Un sindaco che non informa
Gli elettori devono sapere, non si può tenerli all’oscuro, non è corretto.
Quasi dieci giorni fa avevamo chiesto al sindaco un’intervista video con 10 domande sull’amministrazione comunale, previa consegna anticipata delle stesse e senza replica da parte nostra. Non abbiamo avuto alcuna risposta e questa è la conferma di quanto stiamo dicendo dall’inizio di questa esperienza amministrativa che ha classificato questa città come fanalino coda della conurbazione casertana.