
Aversa. Un membro del corpo di polizia penitenziaria è stato vittima di un’aggressione nella serata di giovedì all’interno dell’istituto di detenzione di Aversa. L’episodio ha coinvolto un detenuto di nazionalità marocchina che, per motivi apparentemente irrilevanti, ha attaccato con violenza l’agente in servizio.
Quest’ultimo stava cercando di placare il comportamento aggressivo del carcerato, che già aveva mostrato atteggiamenti ostili nei confronti sia del personale di sorveglianza sia di altri reclusi.
A seguito dell’assalto, il poliziotto è stato soccorso e trasferito in ospedale per sottoporsi agli esami medici necessari. Le visite hanno evidenziato una distorsione e una contusione al polso destro, oltre a un trauma alla gamba destra. Il personale sanitario ha stabilito una prognosi di dodici giorni.
L’episodio solleva ancora una volta il problema delle condizioni di lavoro all’interno delle strutture penitenziarie, dove gli agenti si trovano frequentemente ad affrontare situazioni di pericolo senza strumenti adeguati per garantire la propria sicurezza. L’accaduto ha riacceso il dibattito sulla necessità di potenziare il numero di unità operative e di introdurre misure più efficaci per la gestione dei detenuti con comportamenti violenti.
Il carcere di Aversa, come molte altre strutture simili, è spesso teatro di tensioni e criticità che mettono a dura prova il personale di sorveglianza. Episodi di questo tipo evidenziano l’urgenza di interventi concreti per garantire un ambiente di lavoro più sicuro agli operatori del settore e per ridurre il rischio di aggressioni all’interno degli istituti di pena.