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Perché l’amianto è pericoloso?

Di 25 Febbraio 2025Attualità

L’amianto, un tempo ampiamente utilizzato in edilizia per le sue proprietà isolanti e resistenti al fuoco, è oggi riconosciuto come un grave pericolo per la salute. La sua presenza in edifici e strutture rappresenta una minaccia silenziosa, spesso sottovalutata. Comprendere i rischi associati all’amianto è fondamentale per proteggere noi stessi e le nostre famiglie.

Se sospetti di avere materiali contenenti amianto nella tua abitazione o nel tuo luogo di lavoro, è essenziale intervenire tempestivamente. Affidarsi a un servizio qualificato è l’unico modo per garantire un’eliminazione sicura ed evitare il rischio di esposizione. Per scoprire quali sono i passaggi necessari e come richiedere un intervento professionale, visita la nostra pagina dedicata alla bonifica amianto a Caserta, dove troverai tutte le informazioni su procedure, normative e costi di smaltimento.

L’amianto nelle costruzioni: da materiale miracoloso a minaccia per la salute

Per decenni, l’amianto è stato considerato un materiale innovativo e resistente, utilizzato in moltissimi settori, in particolare nell’edilizia. Le sue proprietà isolanti, ignifughe e la sua economicità lo hanno reso una scelta diffusa per la costruzione di edifici residenziali, industriali e pubblici. Tuttavia, col passare del tempo, la pericolosità dell’amianto è diventata evidente, rivelando i gravi rischi per la salute associati alla sua esposizione.

L’amianto è stato ampiamente utilizzato nell’edilizia a partire dagli anni ’30, con un picco tra gli anni ’60 e ’80. Veniva considerato sicuro e affidabile, ma con il tempo si è scoperto che l’amianto fa male e rappresenta un pericolo invisibile.

Ecco alcuni degli ambiti in cui veniva impiegato:

  • Coperture e tetti: l’eternit, una miscela di cemento e amianto, era largamente utilizzato per realizzare lastre ondulate nelle coperture degli edifici industriali, agricoli e residenziali.
  • Isolamento termico e ignifugo: grazie alla sua resistenza al calore, l’amianto spruzzato veniva applicato su pareti, soffitti e strutture metalliche per ridurre il rischio di incendi.
  • Tubi e serbatoi: le fibre di amianto erano mescolate con il cemento per produrre tubature destinate alla rete idrica e fognaria.
  • Pavimentazioni e rivestimenti: piastrelle, linoleum e adesivi contenevano amianto per aumentarne la durata e la resistenza.
  • Caldaie e impianti di riscaldamento: l’amianto era presente nei rivestimenti di caldaie e tubazioni per migliorare l’isolamento termico.

Fino alla scoperta della sua pericolosità, l’amianto era considerato un materiale quasi perfetto per l’edilizia, grazie a caratteristiche come:

  • Resistenza al calore → Ideale per la protezione contro incendi.
  • Economicità → Materiale a basso costo, facile da reperire.
  • Durata e resistenza → Non si deteriora facilmente, garantendo una lunga vita utile.
  • Isolamento acustico e termico → Utilizzato per rendere gli ambienti più confortevoli.

Queste proprietà hanno portato all’impiego di migliaia di tonnellate di amianto, senza che ne venissero considerati i rischi per la salute.

Anche se il suo utilizzo è stato vietato, l’amianto è ancora presente in moltissimi edifici costruiti prima degli anni ’90. Il problema principale è che, finché rimane intatto, il materiale sembra non essere pericoloso. Tuttavia, con il tempo e l’usura, può deteriorarsi e diventare un rischio invisibile per chi vive o lavora in quegli ambienti.

Normative contro l’utilizzo dell’amianto

L’amianto è stato ampiamente utilizzato per decenni ma, nel tempo, è emerso un problema gravissimo: la sua pericolosità per la salute umana. L’esposizione alle fibre di amianto può provocare gravi malattie respiratorie, tra cui asbestosi, tumori e mesotelioma. Per questo motivo, le normative italiane hanno subito un’importante evoluzione, passando da un uso incontrollato a un divieto totale.

Il vero punto di svolta arriva con la Legge 257/1992, che stabilisce:

  • Il divieto assoluto di estrazione, produzione, importazione e commercio di materiali contenenti amianto.
  • L’obbligo di mappatura e monitoraggio della presenza di amianto negli edifici pubblici e privati.
  • L’introduzione di misure di protezione ambientale per ridurre le fibre disperse in aria.

Questa normativa segna la fine ufficiale dell’amianto in Italia, ma non il problema. Infatti, sebbene l’amianto sia stato vietato da oltre 30 anni, il rischio rimane legato al cattivo stato di conservazione di molti edifici in cui è ancora presente.

Ma perché l’amianto è pericoloso?

L’amianto non è pericoloso quando si trova in buono stato e non viene manipolato. Tuttavia, con il passare del tempo, il materiale compatto può degradarsi, rilasciando nell’aria fibre microscopiche invisibili a occhio nudo. Ed è proprio qui che sta il vero pericolo dell’amianto: queste fibre, una volta inalate, si depositano nei polmoni e possono creare danni irreversibili all’apparato respiratorio.

L’amianto è un minerale naturale con una struttura fibrosa unica. Per anni è stato utilizzato in edilizia e nell’industria per la sua resistenza al calore, all’usura e agli agenti chimici. Ma queste stesse caratteristiche lo rendono anche estremamente pericoloso.

Ecco perché l’amianto è così pericoloso:

  • È friabile: alcuni tipi di amianto, come l’amianto spruzzato, sono altamente volatili e possono disperdersi nell’aria con facilità.
  • È cancerogeno: le sue fibre non si decompongono e, una volta inalate, rimangono nel corpo per anni.
  • È un materiale compatto ma degradabile: sebbene l’amianto compatto sia meno pericoloso, può deteriorarsi nel tempo e rilasciare fibre.
  • È ovunque: tetti, pavimenti, tubature e vecchie strutture industriali possono ancora contenere Eternit o altri materiali a base di amianto.
  • È difficile da identificare: spesso chi vive o lavora in ambienti con amianto non sa di essere esposto, perché il materiale non è immediatamente riconoscibile senza un’analisi specifica.

Il rischio amianto non è immediato. Se il materiale è in buone condizioni, non rilascia fibre pericolose. Tuttavia, quando viene manomesso, danneggiato o invecchiato, il pericolo amianto diventa reale.

Le principali cause di esposizione sono:

  • Deterioramento naturale: il passare del tempo può rendere l’amianto friabile, aumentando la probabilità di dispersione delle fibre.
  • Lavori di ristrutturazione: la rottura di lastre di Eternit o la demolizione di vecchie strutture può liberare grandi quantità di fibre nell’aria.
  • Interventi fai-da-te: chi tenta di rimuovere amianto senza protezioni corre un rischio elevato di contaminazione.
  • Eventi atmosferici estremi: pioggia, vento e grandine possono usurare le superfici in cemento-amianto, facilitando il rilascio di fibre.
  • Edifici pubblici e privati ancora contaminati: scuole, ospedali e vecchie abitazioni possono contenere Eternit in soffitti, tubature e pannelli isolanti.

Il rischio eternit non è quindi legato solo alle vecchie fabbriche, ma anche a molte abitazioni private e luoghi di lavoro ancora contaminati. Per questo motivo, la messa in sicurezza e la bonifica dell’amianto sono fondamentali per proteggere la salute di chiunque viva o lavori in un ambiente a rischio.

Rischi dell’amianto in casa: un pericolo da non sottovalutare

Quando si parla di amianto, è fondamentale comprendere i rischi associati alla sua presenza nelle nostre abitazioni. L’amianto è stato utilizzato in numerosi materiali da costruzione e prodotti industriali. Quando questi materiali vengono danneggiati o deteriorati, le fibre di amianto microscopiche si disperdono nell’aria, creando un pericolo invisibile ma significativo per chi vive nell’edificio. Tra i materiali più comuni contenenti amianto troviamo:

  • Coperture in fibrocemento: utilizzate nelle vecchie coperture di tetti e pareti esterne. Quando queste strutture si danneggiano, come nel caso di amianto spruzzato in cattivo stato, il rilascio di fibre di amianto può essere pericoloso.
  • Isolamento termico e acustico: materiale ampiamente usato negli edifici più datati. L’amianto veniva spruzzato in stato friabile, il che significa che liberava facilmente le sue fibre quando esposto a danni o usura.
  • Impianti di riscaldamento e condizionamento: alcuni vecchi impianti contenevano materiali con amianto, in particolare tubature e guarnizioni. Se questi componenti sono compromessi, le fibre possono facilmente disperdersi nell’aria.
  • Guaine e mastici: usati come sigillanti in ambienti come bagni e cucine. Anche in questi casi, la polvere di amianto potrebbe essere liberata a causa di deterioramento o danni.

I materiali contenenti amianto compatto sono meno pericolosi di quelli friabili, poiché le fibre di amianto sono difficilmente cedute. Tuttavia, con il passare degli anni e con l’usura, anche questi materiali possono diventare un rischio. È fondamentale monitorare regolarmente la condizione di tali materiali nelle case più vecchie.

Il rischio maggiore derivante dalla presenza di amianto in casa è dato dalla polvere di amianto. Le fibre microscopiche, quando disperse nell’aria, diventano inalabili e, una volta entrate nei polmoni, possono restare lì per molti anni dall’esposizione. Le fibre di amianto, grazie alla loro caratteristica di dividersi longitudinalmente, possono penetrare in profondità negli alveoli polmonari, aumentando notevolmente il livello di rischio.

Anche se una singola esposizione o esposizione occasionale a piccole quantità di amianto potrebbe non sembrare pericolosa, il rischio aumenta notevolmente quando l’esposizione si protrae nel tempo, come nel caso di ambienti con amianto in cattivo stato. Dopo molti anni dall’esposizione, i danni non sono immediatamente evidenti, ma l’accumulo delle fibre può causare seri problemi.

Cosa fare se sospetti la presenza di amianto

L’amianto è un materiale che può rivelarsi estremamente pericoloso se non gestito correttamente. Se sospetti la sua presenza nella tua casa, è fondamentale agire con cautela e seguire alcuni passi fondamentali per garantire la tua sicurezza e quella dei tuoi cari. La pericolosità dell’amianto è legata principalmente alla sua capacità di rilasciare fibre microscopiche nell’aria, che possono essere inalate e provocare danni gravi alla salute. Vediamo cosa fare se ti trovi in questa situazione.

Il primo passo da compiere in caso di sospetto è non toccare né rompere i materiali che potrebbero contenere amianto. Se il materiale è friabile o danneggiato, il rischio di rilascio di fibre di amianto disperse in aria aumenta drasticamente. Non è possibile percepire ad occhio nudo la presenza di amianto, ma se il materiale è in cattivo stato, può rilasciare fibre microscopiche nell’ambiente.

  • Evita qualsiasi tipo di manipolazione
  • Non cercare di rimuoverlo autonomamente
  • Non fare nessun tipo di intervento che potrebbe danneggiare i materiali sospetti

L’amianto è pericoloso soprattutto quando le sue fibre vengono rilasciate nell’aria, e possono essere inalate. Interventi fai-da-te possono peggiorare la situazione, aumentando la probabilità di esposizione alle fibre. Le fibre di amianto hanno la caratteristica di dividersi in microscopiche particelle che, se disperse nell’aria, possono entrare in profondità negli alveoli polmonari, con rischi per la salute, anche anni dopo l’esposizione.

  • Non cercare di rimuovere o riparare i materiali contenenti amianto da solo
  • Evita di tagliare, rompere o scoprire i materiali

Il passo successivo è contattare un professionista esperto in bonifiche di amianto. Gli specialisti sono in grado di eseguire un’accurata ispezione, utilizzando tecnologie appropriate per determinare la presenza di amianto compatto o friabile. Solo un esperto potrà valutare correttamente il rischio di esposizione alle fibre di amianto e decidere l’approccio migliore per la bonifica professionale.

La bonifica dell’amianto è un processo delicato che richiede esperienza, strumenti adeguati e tecniche specifiche. Affidarsi a professionisti è l’unico modo per ridurre i rischi per la salute e garantire la sicurezza della tua casa. I materiali contenenti amianto compatto devono essere trattati in modo tale da evitare il rilascio di fibre, mentre quelli friabili richiedono interventi mirati per sigillarli o rimuoverli in sicurezza. In entrambi i casi, la bonifica professionale è la soluzione migliore per eliminare il rischio.

  • Solo professionisti esperti sono in grado di effettuare una bonifica sicura
  • Rimuovere o sigillare i materiali in modo da impedire il rilascio delle fibre
  • Ridurre al minimo i rischi di esposizione per te e la tua famiglia

La presenza di amianto in casa non è da sottovalutare. Affidarsi a professionisti esperti è la scelta migliore per garantire la tua sicurezza e quella dei tuoi familiari. Se hai sospetti sulla presenza di amianto, è fondamentale evitare interventi fai-da-te e affidarsi ad esperti qualificati per l’ispezione e la bonifica. Non correre rischi, la pericolosità dell’amianto può essere ridotta solo attraverso un intervento mirato e sicuro.

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