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Nuovi Quaqquaroni, condanne verso cambio nel processo bis

MARCIANISE. Tante richieste di concordato sono state già presentate alla prima Sezione Penale della Corte di Appello nel processo di secondo grado per i nuovi Quaquarroni. A giugno gup Provvisier ha condannato 6 persone col rito abbreviato. Inflitti 13 anni e 4 mesi a Gaetano Monica (assolto da camorra); 12 anni al collaboratore di giustizia Agostino Piccolo; 8 anni e 6 mesi a Salvatore Letizia; 10 anni ad Amedeo Belvisto; 8 anni a Pasquale Regino e 4 anni ad Antonio Ottavio Sorbo. Ora i difensori degli imputati hanno chiesto di accedere all’istituto del concordato per abbassare le condanne.

Gli imputati rispondono a vario titolo di associazione camorristica, detenzione di armi e varie estorsioni con il metodo mafioso consumate e tentate.  I Piccolo-Letizia sono storicamente rivali dell’altro clan attivo da decenni a Marcianise, i Belforte, ma negli ultimi anni, complici alcune scarcerazioni e soprattutto le tante inchieste che hanno indebolito i Belforte, hanno ripreso forza sul territorio.

 

Tra gli episodi estorsivi contestati quello relativo all’azienda che a Marcianise svolge il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, la “società consortile Marcianise servizi arl”, il cui titolare Antonio Deodati ha versato agli emissari del clan, in particolare ad Amedeo Belvisto, somme tra i 2 e i 3mila euro prima delle festività di Pasqua e Natale negli anni 2014 e 2015; qualche anno dopo, nel 2019, gli imputati Agostino Piccolo e Gaetano Monica non sono riusciti invece a farsi pagare dalla stessa azienda, per il rifiuto di un dipendente che era stato avvicinato.

 

In altre circostanze è emerso come gli estorsori, in mancanza di soldi, non disdegnassero di prendersi dagli operatori economici anche prodotti, senza ovviamente pagarli; è il caso di Gaetano Monica, che viene intercettato mentre “preleva” alcune paia di scarpe Nike e Fila nel negozio di un imprenditore taglieggiato.