TRENTOLA DUCENTA/VILLA LITERNO. Nella mattinata di mercoledì 31 gennaio, presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, si è svolta l’udienza inerente il processo per la morte di Luigi Ciaramella, avvenuta il 31 luglio del 2008 sulla strada Ischitella – Madonna del Pantano, in Villa Literno.
“A partire dalle ore 15, il PM ha esposto la requisitoria finale della pubblica accusa delle parti civili, chiedendo la condanna di tutti e cinque gli imputati, ritenendoli responsabili dei fatti per cui sono stati tratti in giudizio – afferma l’avv. Davide Tirozzi, avvocato difensore della famiglia Ciaramella e dell’Associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada Odv, presieduta da Elena Ronzullo (madre di Luigi Ciaramella, presente in aula in doppia veste) -. Il Pubblico Ministero ha, di fatto, confermato la pericolosità della strada all’epoca dell’incidente, ponendo l’accento sull’assenza di protezione del palo e sulla presenza di varchi abusivi. Possiamo affermare che siamo sulla stessa linea difensiva del PM, come esposto nelle nostre argomentazioni in sede di assise, e rimandiamo al giudice il verdetto finale”.
Il prossimo 14 febbraio, alle ore 14, si terrà una nuova udienza in cui interverranno una parte degli avvocati dei 5 indagati. L’altra parte si pronuncerà in aula entro fine marzo e seguirà, in altra data da definire, il verdetto del Giudice. “Come famiglia Ciaramella, siamo fieri della requisitoria di circa 30 minuti dell’avvocato Tirozzi, che ha presentato al giudice una memoria difensiva di oltre 60 pagine, sintesi di tutti i dubbi inerenti il caso ed in cui è contenuto dettagliatamente quanto non è stato fatto per tutelare la vittima – affermano Biagio Ciaramella e Elena Ronzullo -. Sappiamo bene che le probabili e future condanne dei 5 indagati si fermeranno allo scaglione del primo grado, ma almeno avremo una verità per Luigi.
Il primo obiettivo, come famiglia Ciaramella e come associazione, è stato raggiunto poiché il guard rail è stato messo, finalmente, in sicurezza su nostra sollecitazione – continuano -, grazie all’intervento del provveditorato Interregionale per le opere pubbliche per la Campania, il Molise, la Puglia e la Basilicata. Tale ente, constatando la pericolosità del tratto stradale, ha imposto alla Provincia di Caserta di allinearsi con quanto riportato nel ‘capitolo II del decreto interministeriale 27 marzo 1988, n.449’. Se guardiamo la messa in sicurezza del palo, ci riteniamo soddisfatti, anche perché tale palo è stato costruito nel 1989, appena un anno dopo l’uscita della legge. Il provveditorato, attuando la legge sopracitata, ha fatto sì che in poco meno di 20 giorni, si manifestasse il miracolo. Oltre a ringraziare l’ente – concludono i coniugi Ciaramella -, diciamo grazie a tutte quelle istituzioni che ci ascoltano da anni per fermare la mattanza sulle strade”.