MARCIANISE. Potrebbe essere scritta presto la parola fine sulla vicenda dell’edificio abusivo di via Fratelli Cervi, riferibile al 43enne imprenditore Camillo Belforte, nipote del boss.
A 15 anni dal primo ultimatum, il Comune torna a farsi sentire. Nel 2008 l’Ente, rilevata la natura abusiva delle opere, intimò a Belforte di demolire i lavori illegali, ma nulla venne fatto. La polizia locale effettuò un’altra ispezione all’interno dell’area evidenziando come le opere abusive fossero ancora tutte in piedi. Di questo mancato adempimento venne ovviamente informata la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
Fu quello il primo passo che consentì al Comune di acquisire il fabbricato al proprio patrimonio. Questo non impedì al proprietario di continuare a usufruire del bene, fino a quando il Comune non ha ordinato lo sgombero ad horas dei locali. Se anche questa volta Camillo Belforte, nipote degli storici boss Domenico e Salvatore Belforte, in quanto figlio di Pasquale, non dovesse adempiere a questo diktat, entrerebbero in azione le forze dell’ordine per garantire la liberazione dell’immobile.