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Spaccio in provincia coi soldi del Reddito, verdetto per 4: c’è anche il figlio del boss

MARCIANISE/CAPODRISE/MADDALONI. E’ stato emesso il verdetto di primo grado per quattro indagati coinvolto nell’operazione sullo spaccio in provincia.

Il giudice ha inflitto 4 anni e 4 mesi ciascuno Raffaele Cioffi e Angelo Sacco, 1 anno e 4 mesi a Fabrizio Colamonici e 6 mesi a Francesco Piccolo, figlio del ras dei Belforte Gaetano Piccolo detto o’ Ceneraiuolo.

In totale, all’epoca del blitz, gli indagati furono 15, tra i quali due ex gestori di un noto locale della movida calatina e un assicuratore. Per 7 non fu prevista alcuna misura. La droga sarebbe stata comprata anche grazie ai soldi del Reddito di Cittadinanza per poi essere rivenduta sul mercato.

Dalle indagini coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, è emerso che il gruppo acquistava lo stupefacente, in particolare hashish, marijuana, crack e cocaina, nelle piazze di spaccio dell’hinterland napoletano per poi rivenderla a Maddaloni e nei comuni limitrofi a giovani acquirenti. I pusher giravano per il territorio ed erano sempre pronti a portare le dose ai clienti.