FRIGNANO/CASALUCE. Se la cava con 6 anni di reclusione a fronte dei 21 richiesti dalla Procura Sabato Montella, autotrasportatore 31enne di Frignano, accusando di aver provocato la morte di un distributore di benzina.
La vittima stava segnando la targa del suo veicolo dopo che non era andata a buon fine l’erogazione del carburante. Il fatto avvenne il 28 giugno 20121 in una stazione di servizio di Casaluce. La vittima è il 50enne dipendente del Burkina Faso Marc Dara Gambo, morto in ospedale per i gravi traumi riportati nell’investimento.
L’indagine è stata coordinata dalla Procura di Napoli Nord e realizzata dai carabinieri della stazione di Frignano e della sezione operativa della Compagnia di Aversa. Determinanti le telecamere di servizio del distributore, che avrebbero smentito quanto raccontato da Montella, che subito dopo il fatto chiamò prima il titolare del distributore di benzina e poi 118, ridimensionando di molto la portata dell’episodio, tanto che in un primo momento il codice dell’intervento attribuito dai sanitari fu verde.
Dalle immagini, come dall’autopsia e dalla consulenza ingegneristica sull’incidente, è però emersa – secondo quanto ricostruito dagli investigatori – una realtà diversa: Montella, infastidito perché non riusciva a portare a termine il rifornimento di carburante per il mancato funzionamento della fuel card, e soprattutto perché l’addetto al distributore, il 50enne del Burkina Faso, stava segnando la targa su un taccuino, con la parte anteriore del suo autoarticolato prima colpì Gambo facendolo cadere a terra, per poi passarvi sopra con le ruote, poi lo estrasse da sotto al camion adagiandolo ormai in fin di vita un metro più avanti, quindi inscenò il depistaggio.