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Fotografa scheda col sindaco e finisce a processo per voto di scambio: il verdetto soft

MARCIANISE. E’ durato più il processo che l’amministrazione comunale. A due anni esatti da quando venne fermato e identificato per aver fotografato la propria preferenza al sindaco poi eletto, è stato emesso il verdetto. Il giudice Ferraiuolo del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha condannato a un mese di reclusione (ovviamente col beneficio della sospensione della pena) G.R., 50 anni, di Marcianise.

Il legale del 50enne elettore, l’avvocato Pasquale Delisati, è riuscito a ottenere il minimo della pena per una vicenda che si configurava come possibile voto di scambio. L’episodio avvenne durante le elezioni amministrative del 2020, ma non al primo turno quando vengono votati i consiglieri, bensì al ballottaggio quando va scelto solo il sindaco. In quella circostanza le uniche due opzioni erano Antonello Velardi e Dario Abbate e il 50enne barrò la prima.

La foto incriminata

Non pago della scelta di Antonello Velardi, mentre si trovava nella cabina elettorale dell’istituto scolastico don Bosco di via De Felice, estrasse il cellulare della tasca e cominciò a fotografare la propria preferenza. Quei click destarono l’attenzione dei componenti del seggio elettorale che fecero intervenire le forze dell’ordine. Gli agenti gli sequestrarono il cellulare che venne ispezionato, prima di essere restituito proprio su input del legale.

L’uomo venne identificato e denunciato e da quell’episodio è scaturito il processo terminato con rito abbreviato e con l’esigua pena. Ricordiamo che fare la foto alla scheda elettorale per riprendere il voto espresso è vietato dalla legge 96/2008. Tale norma prevede l’arresto da 3 mesi a 6 mesi e l’ammenda da 300 euro a 1000 euro.