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“Semplicemente Stefania”, alla Camera il libro in memoria della giovane uccisa dall’ex: c’era anche il figlio

SAN MARCELLINO. “Nella narrazione dei femminicidi ci si sofferma sempre troppo poco sulla vita della vittima e ci si concentra morbosamente sul carnefice. Li ritengo due errori colossali che alimentano una cultura retrograda che è alla base delle enormi difficoltà che si riscontrano quotidianamente nel porre in essere azioni positive di prevenzione Per questo ritengo che una pubblicazione sulla storia di Stefania Formicola, vista da un’angolazione diversa da quella della mera cronaca, abbia grande valore non solo per la conoscenza dei fatti ma anche per una valutazione dell’accaduto più autentica. Una testimonianza che diventa monito e, al tempo stesso, un prezioso canovaccio per tutte coloro che dovessero trovarsi nella stessa situazione che ha portato alla morte di Stefania”.

Queste le parole di Michela Rostan, Vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera, nel corso della presentazione del libro “Semplicemente Stefania – La storia di Stefania Formicola vittima di femminicidio” che si è svolta presso la Sala stampa della Camera dei Deputati e che ha vissuto un momento particolarmente toccante con la testimonianza di Mario, figlio di Stefania di appena 10 anni, affidato ai nonni dopo la tragedia. La giovane, originaria di San Marcellino, venne uccisa il 19 ottobre del 2016 a Sant’Antimo dal suo ex.

“Se vogliamo davvero onorare la memoria di Stefania e di tutte le altre vittime di femminicidio – ha proseguito la deputata di Forza Italia – iniziamo a non girarci dall’altra parte quando vediamo un’amica, una sorella, una compagna di lavoro, una vicina di casa, in evidente difficoltà. Tendiamo la mano a chi cerca aiuto in silenzio. E su questa traccia dovremo lavorare anche nelle istituzioni per mettere a segno due obiettivi fondamentali nella prevenzione dei femminicidi: l’indipendenza economica della vittima e un posto sicuro dove andare una volta che si è denunciato il proprio aguzzino. Al tempo stesso bisogna proseguire nella formazione del personale delle forze dell’ordine su come approcciare e come riconoscere le emergenze, senza sottovalutare nessun dettaglio”.

“Abbiamo voluto questo libro – ha dichiarato Adriana Esposito mamma di Stefania –  per mandare un messaggio a tutte le donne vittime di violenza alle quali vogliamo far capire che non devono stare in silenzio ma devono trovare il coraggio di denunciare prima che sia troppo tardi”

Presenti all’iniziativa anche gli avvocati Roberta Beolchi e Pier Paolo Damiano: “Stefania è stata l’ennesima vittima di femminicidio. Una storia agghiacciante che ci insegna come, dopo il dramma, ci sia la sofferenza di chi rimane tra mille difficoltà e ha il diritto di essere sostenuto dalla comunità”.