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Omicidio della faida, arresto eccellente nel clan: era tornato libero dopo anni

 

CASAL DI PRINCIPE.  I Carabinieri della Compagnia di Casal di Principe, all’esito di una articolata attività di indagine coordinata dalla DDA della Procura della Repubblica di Napoli, hanno dato esecuzione, nelle prime ore della mattinata odierna, ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare in carcere emessa dall’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Napoli nei confronti di un soggetto di Casal di Principe, nei confronti del quale sono stati ritenuti sussistenti gravi indizi del reato di concorso in omicidio pluriaggravato, maturato nel contesto della criminalità organizzata. L’arrestato è Vincenzo Cantiello, 56 anni, attualmente libero dopo un lungo periodo di detenzione: i militari lo hanno fermato in città ed eseguito l’ordine di carcerazione.

Cantiello è ritenuto l’autore materiale di un delitto di camorra avvenuto a Castel Volturno, nel Casertano, trentaquattro anni fa ai danni dell’allora 33enne Pasquale Santagata dopo le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia.

Il procedimento è, altresì, iscritto anche a carico di altri tre indagati, attualmente detenuti in regime di art. 41 bis OP, appartenenti al clan dei casalesi. L’attività di indagine, svolta con il coordinamento della DDA di Napoli, ha consentito di raccogliere infatti gravi indizi di colpevolezza (anche) a carico del destinatario della misura quale autore materiale dell’omicidio di un appartenente alla fazione Bardellino, commesso nel 1988 in una spiaggia del Villaggio Coppola di Pinetamare a Castel Volturno, utilizzando, all’uopo, un fucile a canne mozze e una pistola a tamburo.

 

La causale, ricostruita anche grazie alla analisi delle dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia, è stata ricostruita quale vendetta trasversale maturata nell’ambito di uno scontro interno alla criminalità organizzata per affermare la supremazia criminale dell’opposta fazione Bidognetti- Schiavone del Clan dei Casalesi.