CAPUA. Ritirato lotto di burrata di bufala prodotta a Capua ma venduta in Francia. Riportiamo la nota apparsa sul portale “Sportello dei Diritti” che fa seguito ad una comunicazione del ministero transalpino,
La nota
L’allarme è stato lanciato dal ministero della Salute francese, che ha avvisato i consumatori sulla possibile contaminazione da Escherichia coli beta glucuronidasi positiva in un lotto di burrata di bufala 125g del marchio “MONOPRIX GOURMET”, venduto in tutta la Francia.
Il rischio è di contaminazione microbiologica. Il prodotto incriminato è, nello specifico, il “BURRATA DI BUFALA 125G MONOPRIX GOURMET” (GTIN 3350033437272), rivenduto nei supermercati nella data tra il 3 settembre, con scadenza 19 settembre e prodotto dall’azienda italiana CASARO DEL RE SOCIETA’ AGRICOLA ARL ( CE IT L8M64) via Santa Maria Capua Vetere, a Capua, in Campania. Attualmente sono in corso le fasi di ritiro volontario dalle varie catene di supermercati nelle quali era disponibile il prodotto. Lo comunica il distributore, raggiungibile allo 0800084000 (Contatto servizio consumatori in Francia) in una nota. Alcuni di questi prodotti sono stati commercializzati prima della misura di ritiro. Si raccomanda a chi li detiene di non consumarli e distruggerli, o di essere rimborsati.
L’intossicazione alimentare causata da Escherichia coli (E. coli) è la specie di batterio più nota del genere Escherichia. Costituisce parte integrante della normale flora intestinale dell’uomo e di altri animali. Nonostante la maggior parte dei ceppi di E. coli siano innocui, ne esistono tuttavia alcuni che mettono a rischio la salute umana causando disturbi di diversa gravità come crampi addominali, vomito, diarrea con sangue. Questi sintomi possono aggravarsi nelle persone sensibili o immunocompromesse.
L’Italia al momento non è interessata dal richiamo. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” rilanciando l’allerta riportata dal portale del governo francese (https://rappel.conso.gouv.fr/fiche-rappel/3519/Interne), invita i cittadini italiani che si recano per motivi turistici o che vivono in Francia a prestare la massima attenzione astenendosi dall’acquisto del prodotto interessato. L’allerta di rischio serio, è stata lanciata anche dal sistema RASFF, che comunica il potenziale rischio di tossinfezione alimentare correlata dal consumo di burrata di bufala. Al momento non si hanno notizie su lotti venduti nel nostro Paese, in quanto le Autorità francesi non hanno indicato nelle note RASFF l’Italia tra i Paesi destinatari del lotto contaminato, anche se il Ministero della Salute, a titolo precauzionale, ha già avviato interlocuzioni con la Commissione europea e con le Autorità francesi, per sollecitare ulteriori informazioni su Paesi e lotti interessati