CAPODRISE. Era ai domiciliari, rischiava il carcere, alla fine se la cava con l’obbligo di firma. E’ andata decisamente bene a E.L, 24enne rampollo di una nota famiglia di imprenditori, arrestato nella tarda serata di giovedì dai carabinieri della stazione di Marcianise nella sua abitazione di via Francesco Rao, in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un 24enne del luogo.
I militari dell’Arma all’esito di una perquisizione eseguita presso l’abitazione sequestrarono sostanza stupefacente del tipo “marijuana” conservata all’interno di alcuni barattoli, per un peso complessivo di 10,50 grammi; “ hashish” suddivisa in 33 dosi, per un peso complessivo di 66 grammi, nonché 3 piantine di “marijuana” custodite all’interno di una serra.
Questa mattina si è tenuta l’udienza di convalida del fermo alla presenza del legale del 24enne, l’avvocato Giuseppe Foglia. Il gip ha convalidato il fermo, ma ha disposto la liberazione del giovane: nel mutare la misura si è orientato più verso le posizioni della difesa che dall’accusa che, attraverso il pubblico ministero, aveva chiesto la custodia in carcere.
Il gip ha invece sostituito gli arresti domiciliari (scontati in pratica solo nel weekend) con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.