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Accusati di aver permesso gli abusi di don Barone sulla figlia, genitori chiedono la libertà

 

MADDALONI/CASAPESENNA. Hanno chiesto la revoca delle misure cautelari i genitori della ragazza di Maddaloni vittima degli abusi di don Michele Barone. La richiesta è stata formalizzata nel corso dell’ultima udienza presso la Corte di Appello di Napoli che ora dovrà sciogliere la riserva.

Padre e madre, residenti a Maddaloni, erano stati condannati rispettivamente a 4 anni e 5 mesi e a 4 anni di reclusione in primo grado; a settembre proseguirà il dibattimento in Appello che dovrebbe portare alla nuova sentenza.

La posizione del sacerdote

Il sacerdote, tornato circa un anno fa libero (ma con divieto di dimora a Casapesenna), era stato condannato a 12 anni per maltrattamenti e lesioni nei confronti di tre donne, tra cui una minorenne, ma assolvendolo dalla violenza sessuale. La Procura ha presentato ricorso chiedendo la condanna per tutti i reati contestati.

Barone aveva sempre parlato senza mezzi termini di un “complotto ai suoi danni” e aveva puntato il dito contro le vittime che lo hanno accusato. “Erano tutte innamorate di me, io le ho respinte e loro si sono vendicate” ha spiegato, negando di aver avuto rapporti con le ragazze. Il religioso ha evidenziato i dettagli degli esorcismi ai quali sottoponeva le sue adepte possedute, portando in aula anche nuovi video della giovanissima che lo accusò. 

Barone venne fermato dalla Polizia all’Aeroporto di Napoli Capodichino, insieme ai genitori della minorenne, di ritorno da un viaggio a Cracovia nel febbraio 2018. Secondo la Procura di Santa Maria Capua Vetere, il sacerdote avrebbe ingenerato nelle vittime la convinzione di essere possedute dal demonio, e le avrebbe sottoposto a trattamenti disumani e lesivi della loro dignita’ dopo essersi approfittato della loro fiducia. Nel corso dei quotidiani riti di ‘liberazione e purificazione dell’anima’, le vittime – secondo gli inquirenti – sarebbero state violentemente percosse, ingiuriate, minacciate e costrette a subire atti sessuali e pratiche degradanti.