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Droga con la benedizione del clan, requisitoria per 25: chiesti due secoli

 

CASERTA/SAN NICOLA LA STRADA. Due secoli di carcere. E’ questa la richiesta avanzata dal pm nel corso della requisitoria per 25 indagati, giudicati con rito abbreviato, nel processo sullo spaccio nel capoluogo con la benedizione del clan Belforte.

Il sostituto procuratore ha chiesto 20 anni per Marco Luise di Secondigliano; 20 anni per Giuseppe Orefice di Capodrise;  18 anni per Raffaele Solla di San Nicola la Strada; 14 anni per Salvatore Marino di Secondigliano; 12 anni per Giovanni Capuano di San Marco Evangelista; 12 anni per Paolo Crisci di Caserta; 14 anni per Joseph Parisi di San Nicola la Strada; 12 anni per Alessio Geniale di San Marco Evangelista; 9 anni per Crescenzo Barra di San Nicola la Strada; 10 anni per Pasquale Fusco; 3 anni per Mohammed Laagidi, di San Nicola la Strada; 12 anni per Francesco Papaianni di San Nicola la Strada; 9 anni per Vincenzo Principio di San Marco Evangelista; 12 anni per Antonio Scotto di Napoli; 8 anni per Shauni Solimando  di San Nicola la Strada; 12 anni per Salvatore Terlizzi di Napoli; 10 anni per Massimiliano Terlizzi di Napoli; 3 anni per Giuseppe Sparaco  di San Nicola la Strada; 3 anni per Abdelhafidh Dridi di San Nicola la Strada.

E’ stata invece invocata l’assoluzione per Luca Esposito, Marco Esposito, Pasquale Scotto e Raffaele Scotto, 29 anni di Napoli. Gli altri imputati hanno scelto il rito ordinario.

 

I ruoli

L’attività investigativa, condotta attraverso un’ampia piattaforma tecnica e mirati servizi di osservazione a riscontro, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, avviata nel luglio 2017 e conclusasi nel giugno 2018, che ha consentito di individuare due sodalizi criminali, operanti nei comuni di San Nicola La Strada e San Marco Evangelista, dediti allo spaccio di hashish, cocaina e marijuana. In particolare è stato possibile riscontrare che:

– OREFICE Giuseppe, con il benestare del clan Belforte, era il promotore dell’associazione che operava su San Nicola La Strada provvedendo sia alla direzione sia all’organizzazione relativa all’approvvigionamento dello stupefacente. Al contempo si occupava di rifornire, a sua volta, CAPUANO Giovanni che gestiva la “piazza di spaccio” di San Marco Evangelista;

 

– LUISE Marco e SOLLA Raffaele erano gli organizzatori che si occupavano rispettivamente della raccolta del denaro e del coordinamento dell’attività di spaccio. In particolare LUISE era colui che, con la collaborazione della moglie GARGIULO Immacolata, recuperava le somme per l’acquisto di stupefacente nel napoletano con l’intermediazione del cognato di quest’ultima MARINO Salvatore. SOLLA, invece, provvedeva al coordinamento dell’attività di spaccio distribuendo lo stupefacente ai vari pusher;

 

– MARINO Salvatore era l’intermediario con il principale fornitore di stupefacente SCOTTO Antonio, quest’ultimo soggetto contiguo al clan Licciardi di Secondigliano;

 

– MASELLA Vincenzo, RENDANO Daniela, PAPAIANNI Francesco, SOLIMANDO Shauni, PARISI Joseph, erano gli spacciatori che operavano su San Nicola La Strada sotto la guida di OREFICE. Dopo l’arresto di quest’ultimo, avvenuto nel gennaio 2018, i pusher, non avendo un contatto diretto con SCOTTO, avevano iniziato ad acquistare lo stupefacente da TERLIZZI Salvatore che operava sull’area di Napoli. Il finanziatore degli acquisti di stupefacente era MASSARO Francesco, titolare di un chiosco su San Nicola La Strada;

 

– ad occuparsi dello spaccio di stupefacenti al dettaglio su San Marco Evangelista, sotto la direzione di CAPUANO Giovanni, provvedevano “i ragazzi di Piazza Cantone”, ovvero DRAIF Jamal, GENIALE Alessio, GUIDA Vincenzo, AMOROSO Domenico e PRINCIPIO Vincenzo;

 

– CRISCI Paolo svolgeva la sua attività di spaccio su Caserta, approvvigionandosi dal predetto Orefice.