NAZIONALE. “Stiamo già usando tutti gli strumenti a disposizione: mascherine, distanziamento, vaccini, immunità di gregge di chi si è già ammalato. Però abbiamo di fronte le varianti, molto più aggressive del virus ordinario, che stanno diventando le forme più diffuse”. Lo dice, intervistato da La Repubblica, il fisico Roberto Battiston.
“Visti i tempi di intervento e reazione, per almeno 4 settimane il numero dei nuovi positivi continuerà a crescere. Ma dobbiamo agire subito per osservare gli effetti sull’Rt in 1-2 settimane. Se ritardiamo le azioni di contenimento ci fermeremo solo quando il sistema sanitario non reggerà più l’urto. Rischiamo di trovarci presto in una situazione molto peggiore di ottobre”, avverte
Le province più in difficoltà sono una ventina, spiega, ma “altrettante stanno peggiorando. Nel primo gruppo ci sono Pescara, Chieti, Matera, Salerno, Imperia, Bergamo, Brescia, Ancona, Ascoli, Campobasso, Monza, Trento e buona parte della Toscana. Tra le zone che peggiorano ci sono il comune di Napoli, il Piemonte, alcune province del Friuli, Frosinone, e province lombarde come Como e Cremona. Va sottolineato che tre settimane fa in condizioni critiche c’erano solo la provincia di Perugia e quella di Bolzano”.
“Perugia e Bolzano hanno avuto le chiusure e in tre settimane l’Rt provinciale è tornato sotto 1 – osserva Battiston -. Se si combatte il virus con le misure di mitigazione i risultati si ottengono. Ma bisogna essere rapidi”.