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Scarcerato dopo 4 mesi il re dei rifiuti Sergio Orsi: a casa per motivi di salute

 

 

CASAL DI PRINCIPE. Doveva scontare poco meno di due anni. In carcere però non è rimasto nemmeno quattro mesi: nei giorni scorsi anche Sergio Orsi, il “re dei rifiuti” è tornato a casa. Il tribunale di sorveglianza ha accolto infatti l’istanza presentata dal legale di Orsi, l’avvocato Carlo De Stavola, revocando il carcere e disponendo che potesse espiare la pena residua agli arresti domiciliari per motivi di salute.

 

Orsi, 63 anni, era già stato trasferito da Santa Maria Capua Vetere proprio per questa ragioni e si trovava recluso a Catanzaro. Già al momento dell’arresto, avvenuto a gennaio, Orsi venne colto da un piccolo malore alla vista degli agenti.

 

In quella circostanza la squadra mobile di Caserta gli notificò la condanna a un anno, undici mesi e ventotto giorni di reclusione. L’ordinanza è arrivata a seguito di un ricalcolo della pena per una serie di reati che vanno dalla turbata libertà degli incanti all’illecita concorrenza con minaccia o violenza aggravati dalle leggi antimafia fino alla corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio. Orsi venne intercettato nei pressi della sua abitazione di via Catullo a Casal di Principe.

 

Sergio Orsi, già coinvolto in inchieste su appalti e ciclo dei rifiuti in provincia di Caserta, è il fratello di Michele Orsi, l’imprenditore assassinato il 1° giugno 2008 a Casal di Principe da un commando che faceva capo al boss dell’ala stragista dei Casalesi Giuseppe Setola.