
Regionale Oggi pomeriggio a Napoli si è tenuta una convention in cui hanno partecipato tutti i vertici del centrodestra per sostenere Cirielli alle prossime elezioni Regionali.
Prima della convention, intorno alle 15 è stato ascoltato il candidato alla presidenza del centrodestra Edmondo Cirielli rispondendo anche a una domanda che gli è stata posta in relazione agli anni di tensione tra il sindaco di Napoli e il governatore De Luca:
“Io ho già un dialogo molto forte con il sindaco di Napoli Manfredi, che è una persona che ha il senso delle istituzioni e io penso che noi dobbiamo rispettarci ognuno nel suo ruolo. Ci sono le campagne elettorali di oggi, ci sono le battaglie ideali e valoriali, ma poi quando si amministra lo si deve fare nell’interesse dei cittadini, chi vince una città o una regione rappresenta tutti e abbiamo il dovere di lavorare insieme. Con Manfredi questa intesa istituzionale c’è stata sin dall’inizio con me, perché siamo anche due persone educate. E poi si è costruito un rapporto importante tra Manfredi e Giorgia Meloni, come dimostra che se il Governo ha deciso di portare l’America’s Cup qui a Napoli è per dare un segnale alla città ma anche perché ha trovato un sindaco disponibile a un dialogo istituzionale. Se uno usa le istituzioni o la propria istituzione per insultare tutti è chiaro che si fa poca strada”.
Diverse strade, nella giornata di oggi, sono state chiuse per permettere alla presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, di raggiungere il “Palapartenope” dove il grande evento si è tenuto.
Intorno alle 17 poi, al Palapartenpope, le forze dell’ordine erano già schierate per l’arrivo della Meloni, mentre sul posto era già presente Edmondo Cirielli. Dopo l’arrivo della Meloni, di Matteo Salvini e Antonio Tajani, l’evento è partito ufficialmente ed è stato proprio Cirelli ad iniziare parlando di vari argomenti come la sanità, sulla forza della coalizione affermando “La nostra coalizione può vincere perché ci sono molte persone che hanno votato centro-sinistra e anche tante che non si collocano da nessuna parte, e che in passato magari non ci hanno sostenuto, che vogliono dare un voto di cambiamento, vogliono dare un voto di speranza alla nostra regione.”
Continua poi dicendo che “Abbiamo fatto un’enorme campagna elettorale negli ultimi giorni, ma non è finita. Dovremo entrare nelle case e conquistare chi non vuole ancora andare a votare. In questi giorni abbiamo constatato quanta voglia ed aspirazione ci sia di cambiare in questa Regione.”
Poi ha parlato della sanità affermando “La nostra sanità sta collassando. Il nostro impegno sarà chiaro, dare ad ognuno la possibilità di curarsi in maniera giusta.”
E conclude parlando dei giovani che hanno abbandonato la Regione “Moltissimi giovani in questi ultimi anni hanno abbandonato la Campania. Vogliamo aumentare almeno del 50% l’occupazione. Vogliamo che nessuno sia costretto ad andare e via e chi è andato via possa tornare nella propria Regione”
Sul palco è poi intervenuto Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati:
“Lanciamo una sfida alla Cgil e a Maurizio Landini: anticipi il rinnovo dei contratti e utilizzi la tassazione agevolata al 5% che abbiamo messo a disposizione, con la manovra perché “questo è l’unico modo con cui non a parole si difende la dignità della persona, al Nord come al Sud”, non con “il reddito di cittadinanza”
Dopo l’intervento di Lupi, c’è stato quello di Matteo Salvini salito poi sul palco:
“Solo il ministero ha cantieri aperti in Campania per 26 miliardi di euro su strade, autostrade, ferrovie e porti. Sei miliardi sull’alta velocità Napoli-Bari, 10 miliardi per Napoli-Salerno-Reggio Calabria. Dopo un secolo di promesse, è un segretario di Milano a portare il ponte sullo Stretto di Messina. Noi crediamo nel lavoro, nei giovani, negli ingegnere.”
Ha poi continuato dicendo che “Non si può parlare di sondaggi a pochi giorni dal voto ma ho sbirciato qualcuno, l’unica cosa che vi posso dire è che in Campania la partita è ancora aperta e si può vincere. Si può vincere, ma dipende da voi, dopo tanti anni che la vittoria sembrava lontana. Sono i dieci giorni in cui ciascuno di voi si deve mettere in gioco per i prossimi anni, per voi e per il bene dei vostri figli.
Continua dicendo poi “Quello che mi ha strappato il cuore e mi farà tornare lì è aver visto dei bambini a piedi nudi, che non erano a scuola, ed erano sporchi. (Parlando di Giugliano). Voglio svegliare il sindaco, bussare alle porte della Regione per salvare quei bambini.
Poi continua dicendo “La cosa che mi da grande orgoglio e fa schiumare la sinistra è che arriva un ministro di Milano e della Lega a portare il ponte sullo Stretto di Messina a tutto il Mezzogiorno. Spero che l’inizio del 2026, Corte dei conti permettendo, sia lo storico avvio del Ponte che sarà un volano economico: di Sud il centrosinistra parla, il centrodestra investe, fosse per Fico non è che non facciamo il Ponte, non facciamo nemmeno il ponticello, il tombino, la panchina. Da Giugliano mi sposto al rione Sanitàdove dei giovani grazie a Don Antonio Loffredosta dando la migliore immagine di Napoli nel mondo. Questa è la Napoli più bella. È quella la Campania su cui puntare, quella che non si piange addosso”
Dopo Salvini, a salire sul palco è stato Antonio Tajani:
“Vorrei ringraziare Edmondo. In questi tre anni è stata la persona che più di tutti mi è stata vicino. È stato un grande amico, un importante braccio destro che ha rinunciato ad una brillante carriera nella politica nazionale per servire la sua terra. Raccontava sempre di amare Napoli e la considerava una grande capitale, una città ricca di cultura, storia, entusiasmo. Abbiamo voluto organizzare i dialoghi del mediterraneo a Napoli, le giornate dell’Unesco qui. Abbiamo voluto aiutare le ambasciate a ricordare i 2500 anni di storia di questa capitale mediterranea. C’è una realtà su cui scommettere in questa Regione, siamo convinti che questa città sia il fiore all’occhiello del nostro paese. Non possiamo non guardare con la massima attenzione cosa Napoli può dare all’Italia.
Continua poi affermando “Lunedì saremo ancora qui nel porto di Napoli per il vertice fra Italia e Regno Unito. Ancora una volta abbiamo scelto di accendere i riflettori su questa città e su questa Regione. Questa è un manovra che punta soprattutto a difendere il ceto medio, quella parte d’Italia che lavora e costruisce, che non fa gli scioperi della Cgil, che si rimbocca le maniche e da sempre e comunque. E’ giunto il momento di ricambiare e dare al ceto medio. Anzi noi dobbiamo far sì che il ceto povero diventi ceto medio. Bisogna incidere sulla piaga della disoccupazione giovanile. Le cose vanno meglio, ma non siamo affatto contenti. Ancora molti giovani sono senza lavoro e sono costretti a trasferirsi al Nord. Noi vogliamo tutelare il lavoro, non il sindacalista. L’obiettivo è far stare meglio chi lavora. L’Istat ha detto che continua a crescere l’export, quindi significa che cresce il nostro sistema industriale Le esportazioni stanno crescendo e il Sud rispetto al Nord cresce in un settore, quello dell’export, che rappresenta quasi il 40% del prodotto interno lordo del nostro paese. E sono molto fiero dei risultati che stiamo ottenendo”
Per finire, sul palco è salita la Premier Giorgia Meloni:
“La capacità di raccogliere affetto e consenso diventa energia per noi. C’è bisogno di tanta energia per governare l’Italia come merita di essere governata. Siamo qui per sostenere la candidatura di Cirielli.
Poi parla di Napoli e della Campania e dei grandi che l’hanno caratterizzata “Una città magnifica e una regione unica che non deve chiedere scusa. Una regione che non deve in nessun modo scusarsi. Pensate agli ingegneri e agli imprenditori che inaugurarono la prima Ferrovia Italiana la Napoli-Portici. Pensate a Totò, a Caruso, Sophia Loren, Pino Daniele. Sono fiera di quella identità e dovete chiedere una classe politica che sia all’altezza di tale storia. Voglio ringraziare Antonio, Matteo, perché non siamo semplicemente una squadra affiatata ma siamo una comunità prima di tutto umana e poi anche politica e siamo persone che stanno insieme per decisione. Grazie per questa meravigliosa accoglienza in questa città che è capace di regalare un grande entusiasmo come poche altre. Per noi il nostro entusiasmo diventa benzina, la capacità di venire in mezzo alla gente, di raccogliere questo affetto, questa passione, diventa energia per noi e c’è bisogno di tantissima energia per governare una nazione come l’Italia come merita”

